Lo stato d’emergenza era oramai superato e il Covid veniva considerato poco più che un’influenza.
Per questo si era rifiutato di indossare la mascherina durante le prove, anche perché la selezione avveniva all’interno di un hangar.
Eppure, ora un maresciallo dell’Aeronautica militare in servizio presso l’aeroporto “Alfredo Barbieri” di Guidonia è sotto processo davanti al Tribunale militare di Roma con l’accusa di disobbedienza aggravata.
A riportare la notizia è il quotidiano “Il Messaggero”.
I fatti risalgono al 21 ottobre 2022, quando il 53enne Mario F. – questo il nome del sottufficiale – aveva partecipato al concorso tenutosi presso il Centro di selezione di Guidonia.
Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Antonella Masala, il militare si sarebbe rifiutato reiteratamente e avrebbe omesso di ottemperare alle plurime intimazioni di indossare la mascherina di copertura delle vie aeree impartitegli dai superiori, un luogotenente e tenente colonnello, entrambi responsabili della conduzione del concorso.
In particolare, la Procura militare evidenzia le disposizioni impartite il 12 ottobre 2022 dal comandante del centro di selezione di Guidonia.
Il maresciallo, difeso dall’avvocato Massimiliano Strampelli, era convinto che l’emergenza firmata dall’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi era terminata, tant’è che le mascherine erano ormai obbligatorie solo nelle strutture sanitarie e nelle Rsa, per cui aveva deciso di non indossare il dispositivo di protezione.
La difesa del sottufficiale punta sulla dicitura: «Con il Decreto Legge n. 24 del 24 marzo, il Consiglio dei Ministri ha disposto al 31 marzo 2022 la chiusura dello stato di emergenza dichiarato il 31 gennaio 2020 per contrastare la diffusione dell’epidemia da Covid-19».