Si è tenuta ieri sera, venerdì 26 maggio, presso il Teatro Imperiale di Guidonia la premiazione della 13esima edizione della rassegna “Teatro Festival Città”, una kermesse con 5 compagnie amatoriali e 4 compagnie professioniste.
La premiazione del “Teatro Festival Città” è stata presieduta dal sindaco Lombardo e dall’assessora Pauselli
Dal primo aprile a domenica 21 maggio attori, attrici e musicisti si sono alternati sul palcoscenico del Teatro Imperiale per conquistare l’ambito Premio Corvo d’Oro e ieri sera hanno ricevuto i riconoscimenti durante una cerimonia alla presenza del sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo e dell’assessora alla Cultura Michela Pauselli.
Nove spettacoli in cartellone, l’attore più giovane è stato un ragazzo di 23 anni e l’artista più esperto un musicista di 90 anni.
La giuria della kermesse teatrale di Guidonia Montecelio
Spettacoli attentamente esaminati dalla giuria presieduta dalla Direttrice del Teatro Imperiale Anna Greggi e composta da altri 8 membri: i consiglieri della Fita (Federazione Italiana Teatro Amatoriale) Mario Girardi, Paola Pasta, Gianni Uda e Diego Navone, inoltre l’artista e fotografa Silvana Di Lorenzo di Marco Simone di Guidonia, la psicologa appassionata di teatro Anna Maria D’Agapito di Guidonia, il critico letterario e poeta Manuel Cohen di Pichini di Guidonia, Gustavo Bianchi, esperto di teatro, anche lui di Pichini di Guidonia.
Il premio Fita (Federazione Italiana Teatro Amatoriale) per il Miglior spettacolo nella categoria Amatoriali è stato assegnato a “Le 5 età di Albertina” della Compagnia “Rifornimento in volo” di Colleverde di Guidonia, regia di Alba Di Costanzo, “per aver saputo mettere in scena un testo difficile con impegno e passione senza essere ridondante ma con grazia e consapevolezza”.
La compagnia “Progetto Miniera” vincitrice del premio per il Miglior Spettacolo nella categoria Professionisti
Premio per il Miglior spettacolo nella categoria Professionisti è stato invece attribuito dalla giuria a “Io è te in un buio pieno di luce”, testo e regia di Thomas Otto Zinzi, della Compagnia “Progetto Miniera” di Roma “per il forte impatto emotivo ma non scontato sulle tematiche del dolore umano attraverso il linguaggio poetico della parola e del gesto”.
Secondo la giuria il Miglior attore protagonista nella categoria Professionisti è stato Simone Gallo della Compagnia “Ars Fabrica” di Pichini di Guidonia “per l’interpretazione di un personaggio positivamente sopra le righe dagli ottimi tempi comici” ne “La vita dopo”.
Premio per la Miglior attrice protagonista nella categoria Professionisti alla romana Laura Frascarelli per “Io e te in un buio pieno di luce” “per l’intensa interpretazione di un personaggio comune senza mai cadere nello stereotipo”.
Miglior attore protagonista nella categoria Amatoriali è Manuel Biagi della Compagnia “Gli ossidati” di Villalba di Guidonia “per aver portato in scena con grande naturalezza la romanità del quotidiano” nella commedia “Me se libbbera la casa”, regia di Gisella Lucarelli.
Sempre nella categoria Amatoriali, il premio di Migliore attrice protagonista è stato assegnato ad Alba Di Costanzo, Daniela Di Tizio, Silvia Delle Site, Lilli Fusco, Maria Pia Rossi e Antonella Murrali “per aver interpretato le diverse sfaccettature di una storia tutta al femminile con eleganze e pulizia” nella commedia “Le 5 età di Albertina” della Compagnia “Rifornimento in volo” di Colleverde di Guidonia, fondata dal compianto attore Paolo Paoloni, noto al grande pubblico come il “Mega Direttore Generale” della serie Fantozzi.
Premio per la Miglior regia nella categoria Amatoriali è andato al romano Giampaolo Saragoni per “Una famiglia 3.0” messa in scena dalla Compagnia “Forma Mentis”, “per aver ricreato le dinamiche di un ambiente familiare mantenendo un ritmo godibile”, ha motivato la giuria.
Il Premio per la Miglior regia nella categoria Professionisti è stato assegnato a Igor Maltagliati per “La vita dopo” della Compagnia “Ars Fabrica” di Pichini di Guidonia “per aver saputo mettere in scena un meccanismo teatrale inconsueto rendendolo di facile comprensione”.
Premio Migliori scenografie è stato attribuito a Giovanni Nardi per “Le 5 Età di Albertina” della Compagnia “Rifornimento in volo” “per la progettazione di una scenografia armonica e funzionale all’opera rappresentata”.
Miglior attore non protagonista nella categoria Amatoriali è stato Emanuele Di Cosimo della Compagnia “Senartica” di Guidonia “per la capacità tecnica ed interpretativa in due diverse caratterizzazioni” nello spettacolo “Le bambole di Lamia”, scritto e diretto da Mario Fazio.
Il premio di Miglior attrice non protagonista nella categoria Amatoriali è stato attribuito a Paola Marchetti di Guidonia, anche lei nel cast de “Le bambole di Lamia” “per l’interpretazione verosimile anche di un personaggio folle e fuori dagli schemi”.
L’orchestra “Little Swing” di Roma si è aggiudicata addirittura tre premi con “Vita da night club”.
Il premio per i Migliori costumi “per aver evocato efficacemente il contesto storico con semplicità ed eleganza”; il premio per la migliore esecuzione musicale “per l’ottima esecuzione di un gruppo capace di spaziare nei diversi generi musicali con abilità e affiatamento”; e il premio per la miglior voce a Michela Kranner “per le doti vocali, interpretative e l’ottima presenza scenica” dimostrate in “Vita da night club”.
Nella serata di ieri sera è stato inoltre conferito il Premio del Pubblico alla Associazione Arcobaleno di Tivoli Terme in gara con lo spettacolo “O paese d’ò sole” diretto da Giuseppe Sorvillo, “per aver saputo creare una forte aggregazione in un clima di festosa partecipazione”.
Alla kermesse teatrale nella categoria Amatoriali ha partecipato anche la “Compagnia del Museo Sandro Massimini” di Fiuggi diretta da Graciela Dorbessan.
“Complimenti a tutti! – ha detto Anna Greggi, Direttrice del Teatro Imperiale di Guidonia e Presidente di giuria – Per me la serata di ieri è stata a dir poco emozionante, ho visto tanta umanità e amore per il teatro! Un abbraccio a tutti, vincitori e non, uno per uno…
Amo smisuratamente il Teatro e chi lo fa e sono queste esperienze che mi consentono di continuare a farlo nonostante le tante difficoltà! Grazie, grazie e grazie ancora!”.