TIVOLI – Massacrato a calci in faccia, Alessandro non ce l’ha fatta

E’ spirato in ospedale il 40enne italiano aggredito da un gruppo di romeni

Ha lottato tra la vita e la morte per 5 giorni, ma alla fine il suo cuore ha cessato di battere.
Non ce l’ha fatta Alessandro Castellaccio, il 40enne tiburtino massacrato a calci in faccia da una banda di romeni domenica pomeriggio 18 giugno nel Centro storico di Tivoli (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, l’uomo è deceduto venerdì 23 giugno nel reparto di Terapia Intensiva del policlinico “Umberto I” di Roma, dove era in coma farmacologico a causa di una emorragia cerebrale.
Alessandro Castellaccio era stato vittima di un’aggressione di una ferocia inaudita in piazza Codro Benedetti, lo slargo adiacente a via Domenico Giuliani e alla chiesa di Sant’Antonio Abate.
I medici avevano infatti diagnosticato la frattura di tre costole, oltre alle fratture al setto nasale, a livello mascellare e mandibolare di entrambe le parti del viso, e all’orbita dell’occhio sinistro.
A preoccupare i sanitari fin dal primo momento era tuttavia l’emorragia cerebrale a causa del quale l’uomo era tenuto sedato in coma farmacologico (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
A procurargliela sarebbero stati i pugni e i calci inferti da un gruppo di romeni che i carabinieri della Compagnia di Tivoli stanno cercando di identificare.
I militari hanno accertato che domenica sera Alessandro Castellaccio aveva avuto una lite per futili motivi con Aurel C., un romeno di 42 anni, anche lui residente nella zona di via Domenico Giuliani come la vittima.
Pare che nella scazzottata il 40enne italiano abbia avuto la meglio sul 42enne romeno, ma quella che sembrava una discussione tra due persone si era improvvisamente trasformata in un pestaggio.
In soccorso di Aurel C. era intervenuto infatti un gruppo di romeni che ha iniziato a picchiare il 40enne tiburtino, facendolo stramazzare sul selciato.
Tre, forse quattro o cinque uomini si sono accaniti a calci su Alessandro Castellaccio lasciandolo esanime in terra.
La vittima era stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli, ma le sue condizioni erano apparse subito molto gravi a causa di un’emorragia cerebrale, per questo i sanitari ne avevano disposto il trasferimento all’Umberto I di Roma.
Dopo l’aggressione i carabinieri avevano rintracciato Aurel C. al pronto soccorso di Tivoli, dove l’uomo si era recato per farsi medicare le contusioni riportate nella lite con Alessandro Castellaccio.
Al 42enne, in evidente stato di alterazione psicofisica e con alito aromatico, i sanitari avevano diagnosticato le fratture delle ossa nasali, dell’orbita e della mascella sinistra, giudicate guaribili con una prognosi di 25 giorni.
Davanti ai militari Aurel C. aveva tenuto un atteggiamento omissivo, sostenendo di non conoscere gli altri autori del brutale pestaggio.
Un comportamento che non gli aveva evitato la denuncia per lesioni gravissime.
Ora il fascicolo aperto dalla Procura di Tivoli è per omicidio.
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