TIVOLI – Massacrato a calci in faccia, la vittima è in coma farmacologico

Il 40enne italiano in Terapia Intensiva. Il romeno identificato aveva “bevuto”. Prosegue la caccia al branco

E’ in coma farmacologico Alessandro C., il 40enne tiburtino massacrato a calci in faccia da una banda di romeni domenica pomeriggio 18 giugno nel Centro storico di Tivoli (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Da 48 ore l’uomo è ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva del policlinico “Umberto I” di Roma, sedato in coma farmacologico a causa di una emorragia cerebrale.

La prognosi è riservata, per cui il 40enne non è considerato ancora fuori pericolo.

D’altronde, è stata di una ferocia inaudita l’aggressione consumata in piazza Codro Benedetti, lo slargo adiacente a via Domenico Giuliani e alla chiesa di Sant’Antonio Abate.

I sanitari dell’Umberto I hanno diagnosticato ad Alessandro C. la frattura di tre costole, ma a preoccupare sono soprattutto le fratture riportate al setto nasale, a livello mascellare e mandibolare di entrambe le parti del viso, oltre che dell’orbita dell’occhio sinistro.

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Intanto proseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Tivoli, coordinate dalla locale Procura, per individuare gli autori del feroce pestaggio.

Almeno per il momento, i militari poche ore dopo l’aggressione hanno individuato e denunciato per lesioni gravissime l’uomo col quale Alessandro C. ha avuto un banale diverbio per futili motivi.

Si tratta di Aurel C., un romeno di 42 anni, anche lui residente nella zona di via Domenico Giuliani come la vittima. Nella stessa serata di domenica scorsa gli investigatori hanno rintracciato il 42enne al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli, dove si era recato per farsi medicare le contusioni riportate nella lite col 40enne italiano.

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All’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica e con alito aromatico, i sanitari hanno diagnosticato le fratture delle ossa nasali, dell’orbita e della mascella sinistra, giudicate guaribili in 25 giorni.

Ferite che avvalorano la tesi secondo la quale nella lite iniziale Alessandro C. abbia avuto la meglio su Aurel C., ma quella che sembrava una discussione tra due persone si è improvvisamente trasformata in un pestaggio.

In soccorso di Aurel C. è intervenuto infatti un gruppo di romeni che ha iniziato a picchiare il 40enne tiburtino, facendolo stramazzare sul selciato.

Tre, forse quattro o cinque uomini si sono accaniti a calci su Alessandro C. lasciandolo esanime in terra.

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