Com’è morto Alessandro Castellaccio?
Quante persone lo hanno picchiato?
E soprattutto: chi sono i suoi aguzzini?
Domande per il momento senza risposta che acuiscono il dolore e la rabbia dei familiari del 40enne di Tivoli massacrato a calci e pugni in faccia domenica pomeriggio 18 giugno nel Centro storico della città (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
La mamma, Daniela Cola, 65 anni, e la sorella Adele Castellaccio, 42, hanno deciso di lanciare un appello attraverso il quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv.
“Ci teniamo a ringraziare tutti i cittadini di Tivoli per il sostegno dimostrato in questo terribile e doloroso momento – scrivono in una nota mamma e sorella della vittima – Allo stesso tempo abbiamo bisogno di tutti voi per rendere giustizia ad Alessandro”.
Almeno per il momento, i carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno individuato e denunciato due cittadini romeni, il 38enne Ion V., residente a Tivoli Centro, come il 42enne Aurel C., l’uomo col quale Alessandro Castellaccio aveva avuto una lite per futili motivi degenerata in un pestaggio di gruppo.
Ma chi erano gli altri aggressori?
Quanti tasselli mancano per chiudere le indagini sulle quali vige il massimo riserbo?
Mamma Daniela e Adele sono convinte che, oltre a Sonia, la compagna di Alessandro Castellaccio, altre persone abbiano assistito al pestaggio e siano in grado di riferire su quanto avvenuto alla luce del sole, alle ore 18 del pomeriggio, in piazza Codro Benedetti, lo slargo adiacente a via Domenico Giuliani (un tempo via Maggiore) e alla chiesa di Sant’Antonio Abate.
Uno dei luoghi più centrali di Tivoli, denominato lo “Sbracato” per via di un palazzo distrutto dai bombardamenti del 1944, dove Alessandro era nato e cresciuto e dove la famiglia materna abitava e gestiva un negozio di alimentari.
Passanti, residenti, avventori del bar frequentato da Alessandro: possibile che nessuno abbia visto e sia in grado di fornire un indizio utile alle indagini?
“Per questo chiediamo a tutti coloro che hanno visto o hanno informazioni su quanto accaduto, di mettersi con urgenza in contatto con i Carabinieri di Tivoli, che stanno svolgendo le indagini, o con il nostro legale, l’Avvocato Fabio Frattini, contattando il numero 0774 318460/2 o per email all’indirizzo avvfabiofrattini@gmail.com.
Vogliamo che Alessandro abbia giustizia!”.