In riferimento all’articolo “SANT’ANGELO ROMANO – Terreni incolti, raffica di multe ai proprietari sbagliati”, dal Dottor Carlo Duca, dal primo febbraio 2023 Comandante della Polizia Locale di Sant’Angelo Romano, riceviamo e pubblichiamo:
“Nei mesi scorsi, con atti a mia firma, si è provveduto a pubblicare delle ordinanze relativamente a verbali elevati dagli Ispettori Ambientali del Comune di Sant’Angelo Romano per la mancata pulizia dei terreni e per l’abbandono di rifiuti, ma oltre a quelle di archiviazione di cui si parla nel Vostro articolo, sono state pubblicate anche ordinanze di ingiunzioni al pagamento (come peraltro giustamente menzionate in un Vostro precedente articolo), prevedendo anche ad attivare per una di queste le procedure per la notifica ad un cittadino che ad oggi risulta trasferito all’estero.
Nello specifico, si è provveduto ad emettere 30 ordinanze di ingiunzione al pagamento per verbali elevati nell’anno 2018 e nei primi mesi del 2019.
Verbali che non risultavano né impugnati nei termini di legge né pagati.
Si è altresì provveduto ad emettere 9 ordinanze di archiviazione relativamente a verbali elevati dal 2020 al 2023 (4 anni). Infatti, come preme sottolineare in questa missiva, i 9 verbali annullati riguardano un arco temporale di 4 anni e ad oggi tutti i ricorsi pendenti risultano lavorati. E’ stato deciso di lavorarle tutte assieme per ottimizzarne i tempi.
Inoltre, non si comprende il senso dell’affermazione “i ben informati di Palazzo non escludono che altre sanzioni ingiuste vengano prossimamente archiviate per gli stessi errori di rilevazione dei dati catastali”.
Tutti i ricorsi presentati dal 2018 al 2023 sono stati evasi ed ognuno ha avuto le risposte che chiedeva.
Corre l’obbligo di chiedere la rettifica anche di altre informazioni pubblicate nell’articolo di cui sopra.
In relazione alla frase “qualcuno si è visto notificare la multa per un terreno sommerso da erbacce ma ubicato dall’altro lato del paese”, è un’affermazione non corretta. In due soli accertamenti i verbali sono stati erroneamente recapitati ai vicini del trasgressore che pur essendo formalmente residenti in altra zona del paese, avevano il terreno confinante con quello oggetto di accertamento.
A fronte dei circa 40 verbali elevati ogni anno per abbandono di rifiuti o per la presenza di terreni incolti, ci sono stati solo 2 errori di rilevazione del GPS in 6 anni (dal 2018 al 2023 – periodo temporale dei verbali da me lavorati), a causa della particolare ubicazione geografica degli stessi che ne rendeva estremamente difficoltosa la rilevazione con il GPS. Riconosciuti gli errori, si provvedeva prontamente ad archiviare i verbali.
Per ciò che concerne la problematica relativa al mancato aggiornamento dei dati catastali, trattasi di un problema che prescinde totalmente dal lavoro svolto da Polizia Locale ed Ispettori Ambientali.
Infatti, come noto agli addetti ai lavori, questi dati o vengono aggiornati con notevole ritardo o non vengono mai aggiornati. Pertanto, quando ad istanza di parte vengono prodotte scritture notarili che “sconfessano” i dati catastali, anche in relazioni a rinunce eriditarie, dopo le opportune verifiche e se ne ricorrono i presupposti, viene disposta l’archiviazione del verbale.
Certo di aver chiarito ogni aspetto relativamente all’articolo de quo, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti e i migliori auguri di buon lavoro”.