SANT’ANGELO ROMANO – Terreni incolti, raffica di multe ai proprietari sbagliati

Caos nella rilevazione dei dati catastali, il Comune annulla decine di verbali

Qualcuno si è visto notificare la multa per un terreno sommerso da erbacce ma ubicato dall’altro lato del paese e intestato a persone mai viste.

Ad altri è stato richiesto di pagare per una proprietà del defunto genitore nonostante la formale rinuncia all’eredità.

Ma c’è pure chi è stato sanzionato per le sterpaglie presenti a bordo strada.

Scoppia il caso “Multe Pazze” nel Comune di Sant’Angelo Romano. Finora il dirigente dell’Area Vigilanza Carlo Duca con 8 ordinanze ha annullato dieci verbali emessi a carico di ignari contribuenti da parte degli ispettori ambientali delle associazioni “Corpo Ambientale Nazionale” (C.A.N.) e “Fedra Onlus” per la mancata pulizia e manutenzione di lotti privati e il mancato taglio di siepi e rami.

I bene informati di Palazzo non escludono che altre sanzioni ingiuste vengano prossimamente archiviate per gli stessi errori di rilevazione dei dati catastali.

Errori evidenziati al Comune dai malcapitati cittadini santagelesi che hanno presentato scritti difensivi per evitare il pagamento della sanzione da 200 euro prevista dall’Ordinanza numero 8 contro i lotti incolti firmata l’8 giugno 2020 dal Sindaco Martina Domenici.

Il 18 settembre con l’ordinanza numero 47 il dirigente Carlo Duca ha archiviato le prime due “multe pazze” emesse a seguito dei verbali di accertamento del Corpo Ambientale Nazionale, Ente convenzionato col Comune per la tutela e il rispetto dell’Ambiente.

Il 9 agosto 2022 gli ispettori del C.A.N. avevano individuato un lotto incolto in via Martinozzi e incrociando i dati catastali erano risaliti ad una coppia residente invece in via Collelungo.

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A quel punto gli ignari coniugi erano stati costretti a presentare scritti difensivi, spiegando di non avere alcuna proprietà in via Martinozzi e che “il foglio e la particella individuati nei verbali facevano parte di un complesso di case, con strada asfaltata privata, con relativo ingresso su strada e con cancello automatico”.

Al primo errore di rilevamento dei dati catastali ne sono seguiti altri.

Il 21 settembre scorso con le ordinanze numero 48 e 49 il dirigente Carlo Duca ha archiviato altre due sanzioni amministrative da 200 euro l’una emesse a carico di un’altra ignara cittadina.

Durante un sopralluogo effettuato il 25 luglio 2022 il C.A.N. aveva trovato due lotti sommersi dalla vegetazione e col medesimo sistema era risalito alla donna.

Anche in questo caso la signora ha dovuto produrre scritti difensivi dimostrando che i terreni erano del padre, ma di aver rinunciato all’eredità fin dal 2006.

Lunedì 25 settembre con le ordinanze numero 51, 52 e 53 il Comune di Sant’Angelo Romano ha annullato altre tre “multe pazze” emesse sempre per errore di rilevazione della particella da parte degli agenti accertatori.

In questo caso, il 12 settembre 2022 e il 12 agosto il Corpo Ambientale Nazionale aveva effettuato un sopralluogo su due lotti incolti e attraverso un accertamento era risalito a tre fratelli due dei quali in realtà avevano venduto da tempo il terreno davanti al Notaio al terzo parente.

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Nello stesso errore di rilevazione dei dati catastali sono incorsi anche gli ispettori del Nucleo Tutela Ambiente della Fedra Onlus, anch’essa convenzionata col Comune per la tutela e il rispetto dell’Ambiente.

Sempre il 25 settembre, infatti, con l’ordinanza numero 54 l’amministrazione ha annullato altri due verbali da 200 euro l’uno emessi a fronte del sopralluogo di accertamento effettuato il 26 agosto 2020.

Anche in questo caso i sanzionati hanno presentato scritti difensivi, dimostrando all’Ente che il terreno era stato venduto il 3 luglio 2017 davanti al Notaio.

Le ultime due “multe pazze” sono state annullate mercoledì 27 settembre con l’ordinanza numero 55. Ad essere archiviati sono due verbali emessi dal Corpo Ambientale Nazionale a seguito di sopralluogo effettuato il 20 luglio scorso.

Gli agenti avevano accertato che il terreno non era stato pulito ed erano risaliti ad una coppia proprietaria di un altro terreno.

“Il terreno di nostra proprietà in Via di Collelungo – ha spiegato la coppia negli scritti difensivi – è pulito all’interno e se ci sono delle sterpaglie queste si trovano all’esterno della recinzione e per tanto sulla pubblica via”.

Davanti all’evidenza, al Comune di Sant’Angelo Romano non è rimasto che dichiarare i verbali “nulli a causa di un errore di rilevazione della particella con il GPS”.

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