Nicola Turetta, padre di Filippo, il 22enne accusato di aver ucciso Giulia Cecchettin, è andato alla fiaccolata in ricordo della ragazza organizzata a Vigonovo, nel veneziano. Oggi manifestazione a Padova con la sorella della vittima.
“Sono contento che torni a casa. Vado a riprendermelo… però Gino, il papà di Giulia, poverino è rimasto senza sua figlia. Son due dolori completamente diversi”, ha detto ai cronisti che lo hanno avvicinato durante la fiaccolata.
“Sentirò l’avvocato se dobbiamo andare o no. Forse potrà venire, non occorre che andiamo in Germania”, ha spiegato, aggiungendo che quando lo rivedrà gli chiederà il perché di questa terribile tragedia “perché ha fatto questo a Giulia”.
L’uomo, come ha spiegato ai cronisti di LaPresse, non ha ancora sentito la famiglia della vittima: “Appena avrò il coraggio lo farò”.
In questo giorni di dolore parla anche Elena, la sorella di Giulia: “Filippo era molto possessivo nei confronti di mia sorella. Ho cercato di metterla in guardia ma non immaginavo quanta ragione avessi nel preoccuparmi”.
La fuga
La fuga interrotta. Sono circa mille i chilometri i da Fossò, nel Veneziano, dove Filippo Turetta ha compiuto il delitto, uccidendo la sua ex fidanzata, all’autostrada tedesca dove il ragazzo è stato fermato. Dall’11 novembre al 18 novembre, dal litigio violento alla folle fuga per mille chilometri .
Dove avesse in mente di andare con la sua Fiat Punto resta per ora resta un punto interrogativo. La sua corsa si ferma a Bud Durrenberg. Ieri è stato fermato e già da oggi potrebbero partire le procedure per l’estradizione.
Il papà di Giulia
“Non provo rabbia, non provo nulla. Io penso alla mia Giulia che per me ormai non c’è più“. Sono le poche parole che oggi, 20 novembre, Gino Cecchettin, il papà di Giulia, uscendo dalla sua abitazione a Vigonovo (Venezia) è riuscito a dire ai cronisti.