GUIDONIA – “Era Bono!”, Yari Riccardi vince il Concorso per il Racconto Sportivo

Il giornalista premiato dal Coni per il racconto sul famoso gol di Turone annullato

Si è tenuta stamane, lunedì 4 dicembre, al Salone d’Onore del CONI, al Foro Italico di Roma, la cerimonia di premiazione dei vincitori del 52esimo Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo.

La Giuria composta da Giulio Anselmi (Presidente), Roberto Beccantini, Massimo Corcione, Margherita Granbassi e Vittorio Oreggia, ha assegnato il primo premio da 3 mila euro a Yari Riccardi, giornalista 41enne di Guidonia, per il racconto “Era Bono!”.

All’appuntamento sono intervenuti il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano Giovanni Malagò, il Segretario Generale Carlo Mornati, il Presidente del Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo Giulio Anselmi, il Presidente del Concorso Nazionale Letterario Paolo Garimberti, il Presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana Gianfranco Coppola e Ivana Tosatti, moglie di Giorgio, al quale è intitolato il Premio speciale “Una Penna per lo Sport”.

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“Era Bono!” è un racconto di Yari Riccardi ispirato al famoso gol annullato al mediano della Roma Maurizio Turone nella partita scudetto contro la Juventus disputata il 10 maggio 1981 al Comunale di Torino terminata 0-0.

Un racconto scritto dal giornalista di Guidonia in previsione di una futura raccolta di racconti dal titolo da “Turone a Tirana” sulle imprese della As Roma dal gol annullato a Torino alla vittoria della Conference League a maggio 2022 da parte dei giallorossi di Mourinho.

Il secondo Premio di 1.500 euro nel Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo oggi è stato assegnato a Lorenzo Teodoro per “Il diavolo suricillo”.

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Segnalazione particolare a Dario Torromeo per “La guerra al buio”.

Per la categoria U18 è stata assegnata una Segnalazione particolare a Francesco Datri per “Il volo della freccia”.

“È una tradizione che va avanti e di cui siamo molto orgogliosi – ha evidenziato in apertura il Presidente del Coni Giovanni Malagò – . C’è sentimento nei confronti di questa premiazione, bella perché variegata: ci sono professionisti di categorie molto diverse, c’è il premio alla memoria del grandissimo Giorgio Tosatti e non solo.

Sono molto felice di avere l’onore di portare avanti questa tradizione, che resta intoccabile. Essere giudicato dalla propria categoria non è mai particolarmente semplice”.

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