Ha più di mille anni di storia, ma è chiuso da almeno due decenni per motivi di sicurezza. Per poterlo restaurare e renderlo di nuovo visitabile il Comune di Rocca Santo Stefano ha ottenuto dalla Diocesi di Tivoli il trasferimento di proprietà per accedere ai finanziamenti pubblici.
Ieri, domenica 17 marzo, è stata festa grande nell’antico borgo della Valle dell’Aniene, vicino Subiaco, per la cerimonia di donazione del Castello da parte della diocesi di Tivoli e Palestrina al Comune.
All’evento in aula consiliare erano presenti il sindaco Sandro Runieri, il Vescovo della Diocesi di Tivoli e Palestrina Mauro Parmeggiani, il Parroco di Rocca Santo Stefano Don Antonino Costa, la Soprintendente delle Belle Arti Lisa Lambusier, la Consigliera Delegata Manuela Chioccia, in rappresentanza della Città Metropolitana di Roma, il consigliere regionale del Lazio Daniele Leodori e tanti cittadini.
Il castello risale al 1100 ed è sempre stato di proprietà di enti religiosi, per questo nel 2022 il Comune aveva chiesto il trasferimento di proprietà alla parrocchia che ne era titolare dal 1974.
“Oggi grazie alla nostra determinazione, al lavoro del nostro Parroco Don Antonino Costa e alla disponibilità del Vescovo Mauro Parmeggiani compiremo un atto che ci rende felici ed orgogliosi anche se per certi versi ci carica anche di una grande responsabilità che a momenti fa paura – ha detto il sindaco di Rocca Santo Stefano Sandro Runieri – Ma abbiamo lottato per anni per tutto questo che finalmente diventa realtà! ben consapevoli di quello che potrebbe diventare il castello per Rocca ed i roccatani, ma non solo…”.
“Un momento importante per la comunità di Rocca Santo Stefano – ha dichiarato Manuela Chioccia – che riprende un luogo simbolo della sua storia e della sua memoria; un luogo che, dopo i lavori per la messa in sicurezza, potrà rappresentare anche un’ulteriore attrattiva socio culturale per tutta la provincia di Roma e non solo”.