MARCELLINA – Processato per maltrattamenti, minaccia ex moglie e figlia su Facebook: in galera

Nonostante il divieto di avvicinamento, il 55enne italiano scriveva alle donne per far ritrattare le accuse

I Carabinieri della Stazione di Marcellina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con custodia in carcere a carico di un uomo italiano di 55 anni.

Lo annuncia in un comunicato stampa diffuso nella giornata di oggi, venerdì 17 maggio, il Procuratore Capo di Tivoli Francesco Menditto.

Stando alla nota, l’esecuzione del provvedimento da parte dei Carabinieri rappresenta l’epilogo di attività investigative mirate a far emergere i molteplici e duraturi comportamenti violenti denunciati dalla ex moglie dell’uomo, costretta a subire le vessazioni del compagno per lunghi periodi, oltre che frequenti violenze fisiche e psicologiche, fino a quando decideva di porre fine alla relazione.

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A gennaio dello scorso anno, l’uomo usava violenza anche nei confronti della figlia, all’epoca 17enne, colpevole di essere andata a mangiare una pizza con sua madre, causandole lesioni al volto.

Quest’evento ha convinto la donna a denunciare tutto, compresi i maltrattamenti subiti in passato, oltre l’ultimo gravissimo evento a danno della figlia.

All’uomo veniva applicato il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, e divieto di comunicazione con la parte offesa.

Il 55enne, non rispettando il divieto imposto, inviava messaggi minacciosi tramite social network alla ex moglie ed alla propria figlia, cercando di influenzare le loro deposizioni nel processo che si stava svolgendo a suo carico, arrivando a minacciarle anche in aula di tribunale.

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In considerazione dei gravissimi fatti accaduti, dell’inosservanza della misura cautelare imposta al 55enne e della necessità di salvaguardare l’incolumità delle donne vittime di violenza, la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto dal Tribunale di Tivoli l’emissione di un aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia cautelare in carcere, che è stata eseguita lo scorso 9 maggio dai Carabinieri di Marcellina, che hanno tratto in arresto l’uomo e lo hanno condotto presso la casa Circondariale di Rebibbia.

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