A controllare sarà la Polizia Locale e tutti gli organi deputati alla vigilanza e, in caso di violazioni, si rischiano sanzioni da un minimo di 173 euro fino ad un massimo di 10 mila euro.
Così il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti ha aperto la caccia ai proprietari di terreni di proprietà privata, siti sia all’interno che all’esterno della cinta urbana, divenuti ricettacolo di rifiuti vari, erbe incolte e dimora stabile di ratti, serpi e quant’altro.
E’ in sintesi il contenuto dell’ordinanza numero 233 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA - firmata oggi, giovedì 30 maggio.
Si tratta di un provvedimento emesso ogni anno, che entrerà in vigore da sabato prossimo primo giugno fino al 31 maggio del 2025.
L’obiettivo è prevenire il fenomeno degli incendi estivi e i possibili i danni conseguenti al patrimonio forestale, al paesaggio, alla fauna, all’assetto idrogeologico e soprattutto per arginare il grave pericolo per la pubblica e la privata incolumità.
Nell’ordinanza il sindaco Giuseppe Proietti obbliga sia i privati e gli enti pubblici e privati, in qualità di proprietari e/o conduttori di aree agricole non coltivate, incolte o dismesse a sfalciare le erbe infestanti e manutenere siepi ed alberature esistenti, a provvedere alla disinfestazione da mosche, zanzare, topi, lepidotteri e altri agenti infestanti, ma anche ad evitare raccolte d’acqua permanenti per più di una settimana, senza una difesa meccanica che impedisca lo sviluppo di zanzare.
Disposizioni in tal senso riguardano anche Enti come le Società di gestione delle Ferrovie, le Società di gestione di servizi idrici, Anas, la Società Autostrade, la stessa Città Metropolitana e i Consorzi di Bonifica: a tutti è rivolto l’invito a coadiuvare le strategie di prevenzione, provvedendo a pulire i terreni lungo gli assi infrastrutturali di rispettiva competenza, con particolare riguardo nei tratti di attraversamento di aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo, ma anche alla pulizia di rotatorie, banchine, cunette e scarpate, con la successiva la rimozione di erba secca, residui vegetali, rovi, rifiuti ed ogni altro materiale infiammabile.
Nel periodo dal 15 giugno al 30 settembre, stabilito di “grave pericolosità” a rischio di incendio boschivo, vige il divieto di tutte le attività che potrebbero provocare, anche solo potenzialmente, l’innesco di un incendio.
Per cui è vietato accendere fuochi di ogni genere e, in particolare bruciare stoppie nei campi, arbusti ed erbe lungo le strade comunali, vicinali, interpoderali, provinciali e i tratti autostradali, salvo gli abbruciamenti di prevenzione antincendio autorizzati.
E’ vietato inoltre far brillare mine o usare esplosivi, usare apparecchi a fiamma od elettrici per tagliare metalli, usare motori, aprire o ripulire i viali parafuoco con I’uso del fuoco, usare fornelli o inceneritori che producano faville e/o brace, ma soprattutto fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese e compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato o mediato di incendio.
L’ordinanza stabilisce inoltre il divieto di esercitare attività pirotecnica, accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e “lanterne cinesi” o “lanterne volanti”, sostare al di sopra di vegetazione secca con mezzi a motore caldo.