Castel Madama, dal pomeriggio di venerdì 25 luglio, ha visto un incendio boschivo propagarsi da località Fonte Bianca e spingersi fino a raggiungere alcune abitazioni.
Quando sembrava ormai spento, nel pomeriggio di sabato 26 luglio, la montagna ha ripreso a bruciare.
Nella notte tra sabato e domenica si poteva ancora scorgere una piccola fiammella, ma tutto sommato è stato contenuto nella giornata di sabato.
A rendere possibili le operazioni che hanno portato allo spegnimento definitivo dell’incendio, il tempestivo intervento di vigili del fuoco, protezione civile di Castel Madama, Tivoli e comuni limitrofi, vigili urbani e carabinieri, alla presenza del vicesindaco di Castel Madama, Stefano Scardala.
Già da sabato mattina, a partire dalle 6:30, sono iniziati gli interventi di bonifica e passaggi con l’elicottero, poi tornati anche nel pomeriggio, quando l’incendio ha ripreso forza.
Inoltre, come la sera prima, anche nella notte di sabato 26 luglio è stata messa in atto una vigilanza di prevenzione ad opera di carabinieri, vigili urbani e protezione civile.
A rendere possibili le operazioni di intervento, è stata fondamentale la collaborazione e coordinazione tra le varie squadre intervenute, ma anche il contributo delle ditte Salviani Olive e Mario Cipriani, che hanno reso possibile l’allestimento di una base operativa per il rifornimento nelle immediate vicinanze dell’incendio.
Il bilancio dei danni è piuttosto esteso: il vasto incendio, partito presumibilmente da località Fonte Bianca, ha colpito anche una parte del territorio dell’Università Agraria, ente pubblico che si occupa di gestire terreni demaniali all’interno del comune di Castel Madama.
Si è poi esteso fino al Boschetto delle Fratte, senza causare danni, raggiungendo infine Colle Cario e distruggendo interamente il Bosco del Mirto.
Le cause dell’incendio non sono ancora note.
(Camilla Nonni)