Si terrà a Guidonia dal 16 al 21 settembre al Liceo Majorana-Pisano, diretto dalla nuova dirigente Silvia Del Monte, la 5° edizione del MammaRoma FilmFest, Festival del cortometraggio dei Licei d’Europa.
Il MammaRomaFF, ormai un appuntamento dal 2018, è stato ideato e ne è direttore artistico l’ex dirigente Eusebio Ciccotti, preside dal 2010 al 31 agosto 2024, accademico e storico del cinema.
Professor Ciccotti, “Tiburno.TV” ha seguito tutte altre edizioni del MammaRoma FF, e ci pare che questa edizione sia diversa dalle precedenti… anche più nutrita come adesioni.
Sì.
Per questa 5° edizione il concorso non è più a tema libero ma è stato proposto un tema “A Movie against War”. Visti i tempi tragici e tristi con le guerre in atto, e la crisi che attraversa la politica e la diplomazia internazionale, si è pensato di dare la parola ai ragazzi e di esprimere il loro pensiero attraverso il cinema.
Ossia realizzare un cortometraggio contro la guerra e per la pace. Il film può essere di ogni genere: fiction, documentario, docu-fiction, documentario ricostruito, reportage.
Hanno aderito più Paesi di quelli che ci attendevamo, ben nove che con l’Italia, Paese ospitante, sono dieci.
La formula è quella competitiva?
Sì.
Vi sarà una Giuria formata dagli stessi ragazzi, uno per Paese e presieduta da uno critico o uno studioso o un regista. Il nome è ancora top secret. Sarà un solo premiato e menzioni per il secondo e il terzo.
Come è stato possibile finanziare il MammaRoma FilmFestival?
Come nelle quattro edizioni precedenti vi sono diversi soggetti che contribuiscono.
C’è un contributo scolastico, cui si aggiungono due importanti “aiuti”: la Città di Guidonia Montecelio e, soprattutto, la FINCRES del ragionier Bartolomeo Terranova.
Egli sempre ha creduto in questo progetto sin dall’inizio e fa molto per i giovani del territorio. Per il MammaRoma FF si occupa di ospitare venti adulti, tra presidi e docenti dei nove Paesi presenti a Guidonia Montecelio, presso il Victoria Terme Hotel (un grazie speciale al direttore Giovanni Ricci) di Bagni di Tivoli.
Ci ricorda i Paesi che partecipano…
Ogni delegazione è composta da 4-5 studenti e 2-3 adulti (presidi/docenti). Vengono dalla Finlandia, Norvegia, Danimarca, Lituania, Turchia, Germania, Francia. Spagna e Portogallo.
E gli studenti stranieri dove verranno alloggiati?
Qui interviene un altro attore principale del MammaRoma F.F. che sono le famiglie. Uno “sponsor” speciale a tutti gli effetti. Ben 40 famiglie ospiteranno altrettanti studentesse e studenti in casa per una settimana, provvedendo a vitto e alloggio. Ogni ragazza/o italiana/o sarà per sei giorni l’“angelo custode” dell’ospite straniero. Verrà a scuola con l’ospite e, insieme agli altri, seguiranno le lezioni, le master class, le uscite didattiche e, ovviamente, le proiezioni dei film. Una esperienza innovativa anche dal punto di vista didattico.
Si è ispirato ad altri modelli?
No. Ho fuso insieme il programma dei festival internazionali, ovviamente adattandolo ad un contesto scolastico, con i nostri ragazzi autori e critici cinematografici.
Poi, ho inserito le uscite didattiche con a “guide” gli stessi allievi per potenziare le loro competenze linguistiche e di studenti di storia dell’arte. L’ospitalità in casa è quella degli scambi culturali/gemellaggi.
In Europa siamo l’unico Festival del cinema dedicato alla High School. Qui il dipartimento di Lingue e di Arte, efficentissimi, sono fondamentali per l’aspetto didattico.
Ha avuto problemi nel trovare le famiglie ospitanti, 40 sono tante!
Grazie a Dio le famiglie del Majorana-Pisano sono di una ospitalità incredibile! Veramente speciali. Ci tengo a ringraziarle pubblicamente.
Non immagina come poi, quando gli ospiti rientrano in Europa, i loro genitori ringrazino ancora i nostri. Per non parlare delle amicizie che si formano e durano negli anni: alcuni di loro si sono scambiati l’ospitalità, e si danno appuntamento in giro per l’Europa durante le vacanze o in Erasmus o per i concerti! Vi sono nostre famiglie che sono alla terza edizione come ospitalità.
Se una loro prima figlia è all’università proseguono con il figlio o la figlia minore ancora frequentante la scuola. Grazie genitori!
Può spiegarci meglio il programma?
Certo.
Nelle mattinate vi saranno lezioni, proiezioni e uscite didattiche. Le uscite sono su Tivoli, Roma antica e barocca, e Ostia Antica. Ragazze e ragazzi italiani saranno guide in inglese, coadiuvati da un docente di lingua e un docente di storia dell’arte.
Una esperienza che i ragazzi vogliono fare ogni anno, e ci riescono con ottimi risultati. Un’autentica attività di PCTO (percorso competenze trasversali e orientative)! Attività che poi continua durante il Festival in cui i ragazzi debbono valutare i film, discutendo tra di loro, con recensioni eventualmente da redigere in classe a fine festival. Inoltre essi frequenteranno le master class tenute da due studiosi di cinema francese Michele Dupin e Gaël Rethoré in
francese e inglese e lì potranno intervenire usando l’inglese. Nessuno vieta loro, per esempio. se interviene un docente di spagnolo, di esprimersi in spagnolo con gli ospiti di Alicante o in tedesco con il gruppo di Aachen, e poi si tradurrà in inglese per il resto dei presenti.
Naturalmente la lingua veicolare rimane l’inglese.
Per non parlare della “lectio” di apertura di Matteo Garrone.
Naturalmente. Il regista Matteo Garrone ci onora aprendo il Festival con Io Capitano (Leone d’Oro a Venezia 2023 per la regia) che rappresenta l’Italia nella sezione dei lungometraggi. Una sezione parallela, denominata, “The Best Film of the Decade”, in cui i ragazzi presentano quello che secondo loro è il miglior film della loro cinematografia degli ultimi dieci anni.
Una volta proiettati questi cortometraggi, spente le luci del Festival, che fine faranno? Si è pensato di promuoverli in qualche forma di distribuzione?
Mi ha preceduto.
Nel progetto iniziale da me redatto e firmato dai primi sei Paesi (poi si sono aggiunti gli altri), che è una agreement internazionale, si prevede di unire tutti questi corti un lungometraggio e farlo circuitare nei festival e successivamente affidarlo ad una rete TV internazionale.
Sarebbe il primo film collettaneo realizzato da adolescenti.
Insomma il vecchio film “a episodi”.
Ogni Paese si impegnerà a promuoverlo nei suoi maggiori festival. Questo è quello che confermeremo tramite un ulteriore accordo a Guidonia.
E poi vedremo…