Si è presentato al portone d’ingresso in condizioni psico-fisiche apparentemente alterate. Ma nessuno si sarebbe mai aspettato che portasse con sé anche tre coltelli nascosti nel marsupio.
E’ accaduto verso le ore 13 di oggi, venerdì 8 novembre, al Tribunale di Tivoli.
Il Tribunale di Tivoli
Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, il protagonista del caso è un 64enne italiano di Marcellina, già noto alle forze dell’ordine.
Pare che l’uomo oggi dovesse incontrarsi col suo legale all’interno del Palazzo di Giustizia di viale Arnaldi per alcune vicende giudiziarie pregresse. Così è stato fermato per il rituale controllo da parte delle guardie particolari giurate in servizio al portone d’ingresso.
Gli agenti hanno invitato il 64enne a depositare il marsupio sul nastro trasportatore del controllo radiogeno e a passare sotto al metal detector. Decisivo è stato il radiogeno, l’apparato in grado di individuare oggetti metallici e ordigni esplosivi contenuti all’interno di borse e valigie. Le guardie giurate hanno notato nel borsello degli oggetti di ferro e a quel punto hanno invitato l’uomo a svuotarlo del contenuto.
Si trattava di tre coltelli a serramanico che le guardie giurate hanno prontamente ritirato allertando la vicina stazione dei carabinieri.
Giunti sul posto, i militari della Compagnia di Tivoli hanno perquisito anche la Opel del sessantaquattrenne all’interno della quale sarebbero stati rinvenuti altri coltelli.
Davanti alle contestazioni, l’uomo ha reagito e a quel punto è stato accompagnato presso gli uffici dell’Arma in via Aldo Moro per le formalità di rito.