MARCELLINA – “Noi, fortunati ad aver avuto un figlio come Lollo”

Intervista a Mara e Ciro, i genitori di Lorenzo Masulli morto a 25 anni in incidente stradale

“Vogliamo ringraziare tutte le persone che in questi giorni ci sono state vicine e quelle che in ogni modo ci hanno dimostrato affetto.

Grazie davvero a tutti”.

 
 

Lorenzo Masulli di Marcellina

Mara Benedetti e Ciro Masulli sono la mamma e il papà di Lorenzo Masulli, per tutti “Lollo”, il 25enne di Marcellina deceduto nel tragico incidente stradale avvenuto nella serata di domenica 5 gennaio in via Maremmana inferiore, a Guidonia (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Un’altra immagine sorridente di Lorenzo Masulli per tutti “Lollo”

Mara e Ciro hanno scelto il quotidiano on line Tiburno.Tv per aprire le porte del cuore e ricordare il loro unico figlio uscito di casa un pomeriggio alla vigilia dell’Epifania per andare a cena con Francesca G., 22 anni, l’amica del cuore, senza fare più ritorno.

Ma soltanto fisicamente.

Perché “Lollo” vive non soltanto nei ricordi di questa coppia spezzata dal dolore, ma soprattutto nei gesti di solidarietà e amore degli amici.

Il tributo dedicato a “Lollo” domenica scorsa al Campo comunale di Marcellina

Gesti che non si sono esauriti in occasione dei funerali celebrati nella chiesa di Cristo Re, o nell’omaggio tributato a “Lollo” domenica scorsa in occasione della partita tra la “S.S. Pro Marcellina” e la “Italia Kick Off” vinta dai padroni di casa per 3 a 2 al Campo Comunale di via Roma intitolato ad “Andrea e Edoardo”, due ragazzi di Marcellina anche loro tragicamente morti in un incidente stradale sulla via Maremmana avvenuto dieci anni fa (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Una foto di Lorenzo Masulli al mare

Tutte le sere alle ore 18, infatti, Mara e Ciro aprono agli amici del figlio la porta di casa di “Lollo”, un appartamento sottostante la loro abitazione in località Macchiamiccia “per fare come se” lui non fosse mai uscito.

Ci sono Raul e Viorel, Marius e Andrei, Dante, Manolo, Stilli, Mirchetto, Emanuele, Antony, solo per citarne alcuni.

Tre foto di Lorenzo Masulli con la sua migliore amica Gilda Gubinelli

E poi c’è Gilda Gubinelli, l’amica-sorella con la quale “Lollo” ha condiviso tutto.

“I ragazzi accendono la stufa – iniziano a raccontare Mara e Ciro – si accomodano in poltrona, accendono la Play Station e giocano, come piace a Lorenzo.

Vivono la sua casa, all’interno si sente ancora il profumo di nostro figlio …”.

Nato il 12 ottobre 1999 all’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli, Lorenzo è il frutto di un amore sbocciato nel 1994 a Villalba di Guidonia, dove Mara e Ciro sono cresciuti e si sono sposati nel 1998 nella chiesa di Santa Maria del Popolo, la stessa dove “Lollo” è stato battezzato, prima che la famiglia nel 2009 si trasferisse a Marcellina.

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Lorenzo Masulli in una foto recente tra papà Ciro e mamma Mara

Ciro, 60 anni il prossimo 26 gennaio, è pittore edile.

Mara, 54 anni, ex parrucchiera, oggi è casalinga.

Nei loro occhi, tutto l’amore per Lorenzo.

Il conforto è nei ricordi di un ragazzo descritto da tutti come generoso, dal sorriso solare e con tanta voglia di vivere.

“Ha avuto una vita troppo breve, ma piena – raccontano i genitori – Pensi che a 12 anni si fidanzò con una ragazza della Bulgaria e insieme andarono a trovare i genitori di lei in patria da soli”.

Lorenzo Masulli insieme alla nonna materna Teresa Delle Fratte

Erano gli anni in cui la famiglia abitava a Villalba di Guidonia, dove “Lollo” frequentò le scuole elementari e medie, prima di iscriversi al Corso da elettricista presso il Centro di Formazione Professionale “Tivoli Forma”, l’ex Rosmini.

Il primo lavoro come operatore in un call center, poi pittore edile insieme a papà Ciro, quindi magazziniere da Euronics” e da un anno e mezzo barista al “Bar Cecili” di viale Roma a Guidonia Centro.

“In quel bar ha trovato una famiglia – sottolinea mamma Mara – Lorenzo era innamorato ricambiato dei titolari, Alessio e Marco, e dei colleghi.

Sono stata fortunata ad avere un figlio così: era sempre presente, è sempre presente.

Quando stavo male mi chiamava 100 volte al giorno, quanti “Ti amo mamma”, quanti baci, quante carezze.

E anche quante litigate.

Si arrabbiava quando trascuravo la mia malattia, mi diceva: “Mamma curati, come faccio a vivere senza di te?”.

Ora come faccio io a vivere senza Lorenzo?”.

Lorenzo Masulli alla cassa del “Bar Cecili” di Guidonia dove lavorava da un anno e mezzo

Con papà Ciro “Lollo” condivideva la passione per il calcio e la fede nel Napoli, dove spesso il giovane si recava per tifare la sua squadra del cuore e dove nel 2023 partecipò ai festeggiamenti per il terzo scudetto vinto da biancazzurri partenopei.

Poco più che ragazzino, la sua passione per il calcio lo condusse sul campo comunale dove domenica è stato omaggiato dagli amici e dalla polisportiva locale.

“Su quel campo – ricorda papà Ciro – Lorenzo ha iniziato a tirare calci al pallone, quando era ancora abbandonato, infestato di erbacce e chiuso con catena e lucchetti oramai arrugginiti.

Prima di allora giocava in piazza a Marcellina, Lorenzo, ma spesso tornava a casa raccontandoci che qualcuno gli aveva bucato il pallone lanciato involontariamente contro le abitazioni.

Lui trascinò me, gli altri ragazzi del paese e i rispettivi genitori nel vecchio stadio comunale.

I bambini sgattaiolarono sotto al cancello chiuso.

Noi adulti scavalcammo.

Fu “Lollo” a calciare per primo la palla tra l’erba alta e secca, gli altri lo seguirono e presto lo stadio comunale tornò a risorgere. Lorenzo ha giocato per 3 anni con la Polisportiva, poi ha continuato almeno due o tre volte a settimana con le partite di calcetto con gli amici di Marcellina e i colleghi del Bar Cecili”.

Pezzi di vita impressi nel cuore che resteranno indelebili.

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Se soltanto potessero, Mara e Ciro fermerebbero il tempo a domenica 5 gennaio 2025, quando “Lollo” è uscito dalla sua casa condivisa con Frida, la gatta egiziana che lo affiancava nel suo percorso di indipendenza.

“Eravamo influenzati da alcuni giorni – rivelano i genitori – Verso le 16 è salito dal suo al nostro appartamento.

Voleva sincerarsi di come stavamo, ci ha abbracciati e baciati, rassicurandoci: Vado a prendere Francesca e andiamo a cena”.

Il viaggio da Marcellina a Guidonia con la Panda di papà Ciro, la cena al “Burger King” a Colle Fiorito, poi il tragico ritorno verso casa lungo la via Maremmana insieme alla sua amica del cuore.

“Lorenzo era indipendente da due anni – rivela ancora mamma Mara – eppure, non si rifaceva mai il letto e ci pensavo sempre io.

Il 6 gennaio al ritorno dall’obitorio sono entrata in casa sua per respirare il suo profumo e ho trovato il letto fatto: era la prima volta”.

Lorenzo Masulli insieme ai suoi cugini

Segnali ai quali i genitori di “Lollo”, straziati dal dolore, attribuiscono significati profondi.

“Negli ultimi giorni – confidano Mara e Ciro – Lorenzo si è incontrato con tanti amici che non vedeva da anni, li ha portati a casa per stare insieme e giocare alla Play.

Il 2 gennaio ha trascorso l’intera giornata abbracciato agli zii e ai cugini di Villalba, proprio lui che solitamente dopo il pranzo scappava via e andava a casa sua per giocare con la Play.

E’ come se Lorenzo sapesse che sarebbe andato via per sempre”.

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