TIVOLI - Troppi reati nel quartiere al buio: il sindaco mette all’angolo i costruttori

Dieci giorni di tempo per attivare l’impianto di illuminazione e consegnarlo al Comune. Poi scatta la denuncia

A vederlo da fuori sembra un quartiere a misura d’uomo.

Traffico zero, niente caos né smog, sei complessi alti non più di 4 piani immersi in una distesa di verde.

Eppure, a leggere le statistiche delle forze dell’ordine sembra di essere nel Bronx: furti in casa, scassi in auto e a negozi, scippi ai danni dei passanti.

Troppi reati nella zona residenziale “Il Giglio” alla periferia di Tivoli

E’ la situazione nella zona residenziale “Il Giglio”, la lottizzazione alla periferia di Tivoli realizzata a metà anni Duemila tra Campolimpido e Colle Nocello dalle società “Immobiliare Villa Adriana Srl” e “Immobiliare Villa d’Este Srl” riunite in Consorzio.

Un quartiere al buio da luglio 2024, quando i ladri di rame hanno rubato i cavi elettrici della pubblica illuminazione di Via delle Gardenie provocando gravi disagi ai residenti e facendo registrare numerosi furti.

Il caso è finito alla ribalta nazionale con un servizio di “Striscia la Notizia” che non ha sortito effetti (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Sopra e sotto, alcune immagini del quartiere costruito a metà degli anni Duemila

Per questo ieri, mercoledì 29 gennaio il sindaco di Tivoli Marco Innocenzi con l’ordinanza numero 12 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA– ha imposto al Consorzio il Giglio di consegnare le certificazioni relative all’impianto di illuminazione entro dieci giorni.

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Sì, perché il Comune di Tivoli ha denominato le strade del quartiere via Piergiorgio Gallotti e via delle Gardenie, senza mai prenderne in carico le opere di urbanizzazione, rete idrica ed elettrica e sistema fognario.

Motivo? Le società costruttrici non hanno versato all’Ente gli oneri di urbanizzazione previsti dalla Convenzione e nessuno glieli ha mai chiesti per più di dieci anni così da mandarli in prescrizione.

Ma non è tutto.

Il Consorzio “Il Giglio” non avrebbe mai presentato al Comune la documentazione e le certificazioni relative agli impianti.

L’ordinanza emessa ieri dal sindaco Innocenzi ha carattere contingibile ed urgente per far fronte ad una situazione di pericolo attuale o imminente per la tutela di interessi pubblici.

A sostegno dell’ordinanza ci sono le relazioni di servizio stilate dal Commissariato di Tivoli e dalla Compagnia dei Carabinieri di Tivoli.

Secondo un accertamento statistico della Polizia, dal primo gennaio 2022 al 18 novembre 2024 è risultato che nelle vie del Consorzio ci sono stati 32 interventi per furto, furto aggravato, furto con destrezza, scippo, furto in abitazione. Nella stessa relazione il Commissariato sottolinea che la condizione di poca illuminazione non rende semplice il lavoro degli agenti impegnati nel controllo del territorio e facilità la commissione di reati, soprattutto predatori.

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Dello stesso tenore la relazione dell’Arma dei Carabinieri, che nell’anno 2024 ha registrato 6 denunce per furti consumati nella zona residenziale.

“In generale – scrive la Compagnia di Tivoli – l’incidenza criminale nella zona risulta essere di modeste dimensioni ma la consumazione dei reati genera, per ovvie ragioni, un senso di insicurezza nella collettività locale.

L’ordinanza del sindaco è indirizzata al Presidente del Consorzio e agli amministratori delle Società “Immobiliare Villa Adriana Srl” e “Immobiliare Villa d’Este Srl”, obbligandoli a consegnare una certificazione a firma di un tecnico abilitato con allegata una documentazione fotografica dello stato dei luoghi per attestare l’avvenuto ripristino della linea di illuminazione di Via delle Gardenie.

Se le società non dovessero adempire, i lavori verranno eseguiti d’ufficio dal Comune che successivamente recupererà in maniera coattiva le spese sostenute.

Eventuali danni a persone e cose derivanti dal mancato rispetto dell’ordinanza saranno a carico degli amministratori societari che ne risponderanno sia in via civile, penale e amministrativa.

Per i costruttori inadempienti si prospetta anche la denuncia in Procura da parte della Polizia Locale di Tivoli.

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