Quando gli investigatori hanno guardato oltre la recinzione devono essersi messi le mani tra i capelli. C’erano così tanti rifiuti accatastati nel tempo da aver letteralmente sommerso un manufatto.
Così giovedì 3 luglio i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, in collaborazione con i militari del Nucleo Carabinieri Forestali di Guidonia, hanno sequestrato un’intera area adibita a discarica abusiva, di circa 700 metri quadrati, con annesso manufatto di 50 metri quadrati, in Strada Casello ferroviario, in località Cesurni, per la violazione prevista dall’articolo 256 comma 3 del decreto legislativo 152/2006, ossia realizzazione di discarica abusiva con materiali pericolosi e non.
Si tratta di un terreno di proprietà dell’ex Pio Istituto Santo Spirito, attualmente patrimonio immobiliare della ASL RM 5 di Tivoli in gestione alla cooperativa “Menghi”, confinante con un’area occupata da alcune famiglie rom.
Durante il sopralluogo i carabinieri hanno rinvenuto cumuli di rifiuti di vario genere e facilmente incendiabile, come parti di elettrodomestici, plastiche, metalli, carta, calcinacci e legno.
La scoperta è avvenuta nell’ambito di un mirato dispositivo di controllo alle discariche abusive a Tivoli Terme, in zona Cesurni, proseguendo senza sosta alle attività di bonifica già messe in atto nelle settimane precedenti.
In particolare, l’operazione è stata realizzata al fine di censire e bonificare i siti di interesse, nonché prevenire gli incendi connessi alla presenza dei predetti insediamenti.
Le indagini sono in corso per identificare gli autori.
I Carabinieri hanno anche effettuato una serie di controlli alla circolazione stradale, identificando 30 persone e eseguendo verifiche su 15 veicoli. Elevata una sanzione amministrativa al Codice della Strada.