TIVOLI – Utilizza la ex moglie come un bancomat: disoccupato italiano arrestato

Il 60enne la minacciava per farsi dare i soldi: in carcere per stalking ed estorsione

Appena aveva bisogno di soldi, sapeva bene come ottenerli.

Gli era sufficiente presentarsi a casa della ex moglie oppure sul posto di lavoro, alzare la voce e incutere paura per “spremerle” il portafogli.

E ogni volta lei cedeva.

Per timore.

Per vergogna.

E’ andata avanti così per anni, fino a quando la donna ha trovato la forza di interrompere la spirale.

Così lunedì scorso 21 luglio i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato un italiano di 60 anni, già noto alle forze dell’ordine, per atti persecutori “stalking” ed estorsione ai danni dalla ex moglie.

I militari dell’Arma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno condotto l’uomo presso la Casa Circondariale di Rebibbia in esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli al termine di un’indagine veloce.

Secondo un comunicato stampa diffuso oggi, sabato 26 luglio, dal Comando Provinciale dell’Arma nei giorni scorsi la donna di Villa Adriana si è rivolta ai Carabinieri della Stazione di via Vittorio Alfieri raccontando delle continue aggressioni fisiche, vessazioni psicologiche e richieste di denaro subite dall’ex marito dal quale era separata da alcuni.

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Nonostante le loro strade si fossero divise l’uomo, senza un’occupazione fissa, avrebbe continuato nel tempo a pretendere soldi dalla ex moglie, come era stato solito fare nel corso della relazione.

Una volta 20 euro, un’altra 50 euro. In alcuni casi, anche 100 euro.

Stando alla versione della donna, nell’ultimo periodo il 60enne avrebbe aumentato l’intensità delle persecuzioni culminate in una violenta aggressione a casa della vittima brandendo un’ascia tra le mani per ottenere i soldi richiesti.

Dopo la denuncia i carabinieri hanno assicurato costantemente l’opportuna vigilanza a salvaguardia dell’incolumità della vittima, tanto da dover intervenire in suo aiuto quando l’uomo si è ripresentato presso l’abitazione della donna.

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Episodi che hanno accelerato l’indagine culminata con l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. su richiesta della Procura di Tivoli.

L’arrestato si trova ora ristretto a Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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