Grazie all’iniziativa di un gruppo di fedeli, anche la comunità di San Gregorio da Sassola è oggi simbolicamente presente lungo il percorso che porta al Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra, meta di pellegrinaggio della Valle dell’Aniene.
L’amministrazione comunale ha ringraziato pubblicamente in particolare Nando Barberi, che ha curato personalmente l’installazione del sacro simbolo, una croce. Una croce votiva in ferro battuto che ora segna il cammino spirituale dei pellegrini di San Gregorio testimoniando la fede e la devozione della comunità per la Santissima Trinità.
LE CROCI VOTIVE: SEGNI DI FEDE E GRATITUDINE

Le croci votive hanno un profondo significato religioso a Vallepietra: vengono erette per grazia ricevuta o come atto di devozione, diventando punti di riferimento spirituale lungo il pellegrinaggio.
A Vallepietra, queste croci scandiscono il cammino verso il Santuario, a partire dalla località La Rimessa, dove si trova una piccola cappella. Il percorso prosegue tra rocce e natura incontaminata, passando per la Cona dello Spirito Santo, fino a raggiungere l’ingresso del santuario incastonato nella montagna.
Ogni croce rappresenta un legame: quello tra i fedeli e la Santissima Trinità, ma anche quello tra territori, comunità e tradizioni antiche.
UNA TRADIZIONE CHE ATTRAVERSA I SECOLI



Il pellegrinaggio a piedi al Santuario della Santissima Trinità è una pratica antichissima, che affonda le sue radici nella cultura popolare e nella fede delle genti della zona. Durante la Pentecoste, migliaia di persone percorrono questi sentieri per onorare l’affresco sacro custodito all’interno del santuario rupestre.
Secondo la leggenda, fu un contadino a scoprirlo, ritrovando i suoi buoi smarriti inginocchiati davanti all’immagine della Trinità. Da allora, questo luogo è diventato meta di pellegrinaggi silenziosi, intimi, carichi di spiritualità.
Il tradizionale pellegrinaggio al santuario è stato il soggetto del film documentario Il pianto delle zitelle diretto nel 1939 da Giacomo Pozzi Bellini e di un cortometraggio del 1958 di Gian Vittorio Baldi.
LA CROCE DI SAN GREGORIO



La nuova croce installata da San Gregorio da Sassola non è solo un simbolo religioso: è anche un messaggio di appartenenza e di continuità, che unisce il passato con il presente, i fedeli di ieri con quelli di oggi e di domani.