Quello esistente era stato chiuso quasi tre lustri fa, talmente mal ridotto e a rischio crollo.
Da allora i collegamenti tra le due provincie di Roma e di Rieti passavano per altre arterie.



Ora verrà riaperto il Ponte Fosso Corese, il bypass lungo circa 10 metri che collega Acquaviva, Frazione del Comune di Nerola, e Campo Maggiore, Frazione del Comune di Fara in Sabina, unendo così la via Salaria Vecchia alla via Salaria Nuova.
Oggi, giovedì 23 ottobre, sono ufficialmente iniziati i lavori per la realizzazione del Ponte e della viabilità di via della Grottaccia, un intervento dal costo complessivo pari a 450 mila euro, di cui 250 mila euro a carico del Comune di Nerola e il restante finanziato dal Comune di Fara in Sabina.



“In questi giorni è in corso la fase di trivellazione per l’installazione dei pali di fondazione che serviranno a sorreggere l’ intera struttura del Ponte – spiega il sindaco di Nerola Domenico Lelli – Desidero fare una riflessione importante.
Questa è un’ opera strategica non solo per la Frazione di Acquaviva e per Campo Maggiore, ma per tutto il territorio circostante. Il Ponte avrà infatti un molteplice impatto positivo.
Innanzitutto sulla mobilità e la sicurezza stradale, collegando due Provincie e garantendo percorsi alternativi e sicuri. Inoltre sull’economia locale, facilitando gli spostamenti e le attività produttive.
Il cantiere è aperto, i lavori sono in corso e a breve quest’infrastruttura diventerà una realtà concreta per tutti i cittadini”.
Vale la pena ricordare che l’originario Ponte Fosso Corese era largo circa 2 metri e mezzo, mentre il nuovo sarà largo 7 metri e a due corsie di marcia.





























