La ricostruzione del raid vandalico
Le finestre da dove si sono introdotti i vandali | Per lavorare più tranquilli hanno distrutto l’allarme |
Ignoti nella notte si sono introdotti nell’edificio forzando una delle finestre a bocca di lupo del bagno delle studentesse al piano terra. Una volta raggiunto l’interno della scuola hanno distrutto il sistema di allarme mettendolo fuori uso, e hanno preso di mira arredi e quant’altro capitava sotto mano mettendo tutto a soqquadro.
Le macchinette distrutte | L’ufficio della preside devastato |
Nel mirino dei vandali l’ufficio della preside Giuseppina Guarnuto tra scrivanie e mobili ribaltati, armadi fracassati e documenti vari sparsi in ogni angolo della stanza.
Danni anche nella sala professori, nel bagno del personale e lungo i corridoi dove sono stati aperti e saccheggiati i distributori di snack, rubando l’incasso in monete. Sfondati con gli estintori i vetri del portone all’entrata.
Esintori usati per sfondare i vetri | L’ingresso della scuola dall’esterno |
Da quanto appreso i vandali non hanno portato via computer o oggetti di valore.
Solo poche settimane fa, esattamente lo scorso 31 marzo, era stata denunciata un’altra intrusione “fotocopia” nella stessa scuola. Anche in quell’occasione i vandali erano penetrati all’interno passando dalle stesse finestre del bagno femminile a piano terra.
I bagni del personale messi a soqquadro | La sala professori |
Sul posto sono arrivati i Carabinieri che stanno indagando sull’accaduto.
Gli alunni sono potuti entrare poi a scuola, con circa un’ora di ritardo, entrando però dal retro del plesso, mentre la 4A è stata costretta a sistemarsi in teatro visto le condizioni dell’aula. Nella notte tra mercoledì e giovedì 16 aprile l’istituto si era allagato per la rottura di un flessibile del bagno, in quel caso l’allarme era scattato. Cosa che non è avvenuta durante l’incursione della scorsa notte e la precedente di fine marzo.
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L’intervento del Comune
“Pronti all’acquisto di apparecchiature elettroniche per il monitoraggio delle scuole, dispositivi che fungano da deterrente contro atti di natura vandalica come quelli che si sono verificati la notte scorsa nell’istituto Don Milani di Guidonia” il neo assessore al Demanio e patrimonio, Valentina Torresi, già nei prossimi giorni darà indirizzo agli uffici di acquisire preventivi al fine di calcolare la somma necessaria all’investimento, al vaglio dell’assessorato anche la installazione, laddove possibile, di grate in ferro antieffrazione. Non è la prima volta che la scuola in questione, ma casi analoghi hanno interessato anche altri istituti, viene presa di mira da vandali che dopo essersi introdotti all’interno del plesso distruggono quanto si trovano davanti”. Il consigliere Marco Bertucci, presente sul posto: “Occorre un deterrente a questi atti di microcriminalità che rischiano di destabilizzare una istituzione civile come quella scolastica. Oggi, oltre alla mia solidarietà al corpo docente e a tutti i dipendenti del plesso Don Milani, va il ringraziamento all’Arma dei carabinieri per il sollecito intervento”.