“Serve l’impegno dell’intera filiera agroalimentare per sostenere la pastorizia italiana. A Pasqua scegliamo prodotti genuini e certificati come l’abbacchio romano Igp, che rappresenta una vera eccellenza del nostro territorio”. E’ l’appello del presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri.
Un invito ai consumatori a proteggere il nostro patrimonio. Una scelta al tempo stesso salutare e che scoraggia l’importazione di prodotti provenienti dall’estero. Dannosi per la salute e per l’economia del nostro Paese.
“Le nostre aziende hanno bisogno di essere sostenute – aggiunge Granieri – I prodotti con certificazione comunitaria Igp offrono maggiori garanzie ai consumatori, sia in termini di qualità, che di tracciabilità e naturalmente di sicurezza, grazie ai controlli a cui sono continuamente sottoposti. Così come la garanzia che sia stato adottato un metodo di allevamento sottoposto a rigorosi controlli, per avere gli standard qualitativi della carne superiori a quelle normali che si trovano in commercio. Diffidate quindi dei prodotti importati di scasa qualità”.
Il Lazio, che conta circa 39 mila aziende ovine, può vantare complessivamente 65 prodotti con indicazione geografica e questo consente alla nostra regione di collocarsi al quinto posto su scala nazionale per numero di prodotti riconosciuti. Si tratta di 36 marchi ottenuti nel comparto vini e 29 in quello food.
“Migliaia di famiglie che lavorano nella pastorizia e hanno fatto dell’allevamento la loro scelta di vita, meritano di essere sostenute – prosegue Granieri – Rappresentano per i territori una grande ricchezza. Le aziende zootecniche con la presenza dei loro pascoli, garantiscono la manutenzione di vaste aree, che altrimenti avrebbero bisogno di interventi di conservazioni con un ulteriore aggravio di costi per le pubbliche amministrazioni. Zone che sarebbero rimaste abbandonate e incolte, invece, grazie a loro vengono curate, custodite insieme al carico di storie e tradizioni che accompagnano i pastori, veri custodi del passato e delle biodiversità animali e vegetali”.