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Tivoli – Querelle vigili sui social, primi denunciati

L'ex assessore Tognazzi: "Ho espresso una opinione, nessuna diffamazione"

L’invito a comparire notificato dai vigili urbani, ieri, una volta in caserma si è trasformato per i più in una elezione di domicilio con l’accusa di diffamazione a mezzo stampa. Diventa un caso così e finisce in procura la querelle coi vigili a Tivoli scatenata da un post scritto il 2 agosto dall’ex assessore Jacopo Tognazzi. Uno ”sfogo” contro i vigili su Facebook, sostenuto da altri amici social, scritto dopo il crollo di una parte della Porta di San Martino, alla Cittadella, causata da un camion in retromarcia, proprio sotto le finestre dei genitori dell’ex assessore. Il 4 agosto, con una celerità da record, gli agenti della Polizia municipale, su propria iniziativa, hanno convocato una decina di persone in caserma per il 5 agosto e poi hanno proceduto alle elezioni di domicilio. Almeno quattro i “denunciati” tra cui l’ex assessore, una sindacalista, un ex barista, un funzionario impiegato nel sociale. Non è stato sottoposto alla elezione di domicilio invece l’ex assessore Antonio Picarazzi, seppur convocato, perché si sarebbe limitato solo a sostenere solidarietà a Tognazzi ribadendo il diritto alla libertà di opinione. Il senatore Bruno Astorre, segretario PD Lazio, ha annunciato una interrogazione parlamentare contro l’iniziativa dei vigili urbani. Mentre l’amministrazione comunale in un comunicato ha sostenuto che ai caschi bianchi sarebbero state rivolte “frasi ingiuriose e incitanti all’odio”.

Absit iniuria verbis”, sia lontana l’ostilità nella mia parola, ha scritto in un successivo post Tognazzi, riprendendo una locuzione di Tito Livio. “Ho espresso la mia opinione quel giorno perché il crollo è avvenuto sotto casa dei miei genitori”, ha precisato Tognazzi a Tiburno, “Era da anni che segnalavano proprio ai vigili il via vai dei mezzi che percorrevano la strada in retromarcia. Il resto sarà precisato nelle sedi opportune”.

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