Un buco di quasi 23 miliardi di euro (esattamente 22,8 miliardi) nelle casse degli enti locali italiani: è l’eredità che lascia la pandemia causa le maggiori spese sostenute per sostenere l’emergenza e i mancati introiti per via della crisi. È la stima del Comitato delle Regioni Ue (organo consultivo dell’Unione Europea che rappresenta gli enti locali e regionali d’Europa) per il quale questo potrebbe determinare un taglio dei servizi pubblici.
Se le casse delle amministrazioni italiane hanno perso circa il 9% delle entrate, non se la passano meglio altri paesi come Cipro, che sta sotto del 25%, ma pure Bulgaria e Germania, con meno 15%. Minori disguidi, non oltre il 2%, per Romania, Danimarca, Grecia, Ungheria, Estonia.