È giunta a Roma la cittadina afghana Sharbat Gula. Nel 1985, grazie allo scatto del celebre fotografo Steve Mc Curry, che l’anno precedente l’aveva ritratta giovanissima in un campo profughi di Peshawar, il suo volto è finito sulla copertina del National Geographic Magazine, diventando molto nota e soprattutto simbolo delle vicissitudini e dei conflitti di quella fase storica che l’Afghanistan e il suo popolo stavano attraversando. Come ben si sa, le difficoltà della gente afgana non conoscono tregua.
La Presidenza del Consiglio ha accolto l’appello di Sharbat Gula a essere aiutata a lasciare il proprio paese e ha organizzato il trasferimento in Italia, “nel più ampio contesto del programma di evacuazione dei cittadini afghani e del piano del Governo per la loro accoglienza e integrazione”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.
La “ragazza” Sharbat Gula ora è una donna il cui sguardo non illumina più né lei né chi la guarda. È arrivata in Italia il giorno in cui si ricorda la lotta alla violenza sulle donne.