E’ una tecnica infallibile, soprattutto quando le vittime sono persone anziane.
Prima le imbrattano gli abiti, poi si fingono dispiaciuti e simulano di volerla aiutare. In realtà l’obiettivo è soltanto avvicinarsi alla persona, abbracciarla e sfilarle l’oggetto di valore.
Nessuna violenza, solo grande abilità nel muoversi e sottrarre rapidamente l’oggetto.
Di quella tecnica sono professionisti due cittadini peruviani, un uomo di 43 anni e una donna di 32, che sabato scorso 22 aprile sono stati rintracciati sul territorio tiburtino e arrestati dagli agenti del Commissariato Distaccato di Tivoli, coadiuvati dai colleghi del Commissariato San Basilio: su entrambi pendeva un provvedimento restrittivo, emesso nel gennaio scorso dal Tribunale di Genova, per aver rubato una collana in oro di ingente valore sottraendola con destrezza dal collo di una anziana vittima, simulando di volerla aiutare dopo averle imbrattato la maglietta.
Secondo un comunicato della Questura di Roma i due peruviani sono stati individuati nell’ambito di servizi di controllo del territorio dedicati a contrastare i reati predatori.
Gli agenti del Commissariato di Tivoli hanno fermato la coppia insieme a una terza persona e li hanno trovati in possesso di diversi telefoni cellulari, poi sottoposti a sequestro.
Dagli approfondimenti effettuati sull’identità degli arrestati è emerso a loro carico il provvedimento restrittivo.
La donna, denunciata anche per detenzione ai fini di spaccio di marijuana rinvenuta nella sua disponibilità, è stata associata presso il carcere di Rebibbia, mentre per l’uomo si sono aperte le porte del Carcere di Regina Coeli.