MARCELLINA – Ciao don Antonio, i fedeli salutano il “parroco dei centauri”

Il sacerdote si congeda sfrecciando per le strade su una moto da cross

Al termine della sua ultima messa domenicale è salito in sella coi paramenti, sfrecciando per le strade del paese su una moto da cross condotta da un amico biker e scortata da altri appassionati delle due ruote.

Così domenica 16 ottobre don Antonio Cavallaro ha salutato Marcellina, la città dove dal 2015 ad oggi è stato parroco in solido della chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Don Antonio Cavallaro insieme agli amici bikers

Un saluto davvero originale.

E diversamente non poteva essere per questo sacerdote di 57 anni passato alla storia nella Città del Nordest come “il parroco dei centauri” per aver organizzato decine e decine di moto-benedizioni ai tempi in cui era parroco di Arsoli.

Oggi pomeriggio alle ore 18 don Antonio celebrerà la sua ultima messa ufficiale e domani, giovedì 19 ottobre, tornerà nella sua Gela, in Sicilia, per stare accanto all’anziana mamma rimasta vedova da un anno e per mettersi a disposizione del Vescovo di Piazza Armerina Monsignor Rosario Gisana.

La chiesa di Santa Maria delle Grazie gremita per l’ultima messa di don Antonio Cavallaro

“Me ne vado con profondo dispiacere”, ha detto don Antonio durante la messa di domenica sera nella chiesa gremita di fedeli e bikers arrivati da Roma e provincia.

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D’altronde, nella Città del Nordest il “parroco dei centauri” ha trascorso più della metà della sua vita. Figlio di un operaio e di una casalinga, Antonio Cavallaro racconta di un rapporto intenso e precoce con la Fede.

“Ho avuto la vocazione a 7, 8 anni – racconta al quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.TvAll’epoca coi miei amici giocavamo a celebrare messe e processioni, anziché a soldatini.

E sulla terrazza avevo un altare”.

Così a 17 anni Antonio entra in seminario, quindi si trasferisce a Roma per motivi di studio e si laurea in Teologia a san Giovanni in Laterano.

Il 9 dicembre 1995 l’ordinazione sacerdotale nella chiesa di San Biagio a Tivoli.

Nel 1996 l’incarico di vice parroco nella chiesa di San Giuseppe Artigiano a Villanova di Guidonia al fianco di don Andrea Iannilli, storico e indimenticabile parroco del quartiere più popoloso della Città dell’Aria.

Nel 1997 il suo primo incarico da parroco nella chiesa del Santissimo Salvatore di Arsoli: 19 anni di servizio, 19 anni di “moto-benedizioni”, iniziative di aggregazione e socializzazione molto partecipate dai bikers di Roma e provincia, con pranzo e tradizionale sfilata sulle due ruote nell’hinterland tiburtino.

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Don Antonio Cavallaro salutato con affetto dagli amici motociclisti

Di quei bikers don Antonio Cavallaro è stato ed è il padre spirituale e l’amico che ha celebrato i loro matrimoni, i battesimi, le comunioni e le cresime dei figli. E quei bikers lo hanno seguito anche quando il 10 ottobre 2015 quando don Antonio è stato nominato parroco in solido a Marcellina, dove ha continuato ad organizzare i motoraduni (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Un’immagine sorridente di don Antonio Cavallaro che saluta i fedeli di Marcellina

“Amo questa terra e mi sono sentito molto amato – ha spiegato al quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv – Le persone mi hanno dato affetto, stima, calore, per questo la scelta di raggiungere mia madre anziana e sola è stata una decisione meditata e sofferta per la quale ho pregato e mi sono fatto consigliare anche dal Vescovo delle Diocesi di Tivoli e Palestrina, Monsignor Mauro Parmeggiani.

Lascio metà del mio cuore in questa terra, ma sono sicuro che tornerò in vacanza per ritrovare i tanti amici”.

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