Si aggira di notte per i vicoli del paese e predilige sempre lo stesso posto. Favorito dal buio, appicca il fuoco ad un veicolo in sosta e le fiamme avvolgono carbonizzando gli altri mezzi vicini.
E’ tornato a colpire il piromane di Sant’Angelo Romano.
Lo ha fatto all’alba di domenica scorsa 3 marzo distruggendo due utilitarie parcheggiate poco distante da via Francesco Cesi, nel Centro storico di Sant’Angelo Romano, la stessa strada dove all’alba del 16 gennaio scorso aveva incendiato sei vetture creando il panico tra gli abitanti (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Anche domenica è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Villa Adriana per domare le fiamme e scongiurare rischi per le abitazioni circostanti, come avvenuto un mese e mezzo fa.
A gennaio i pompieri ritrovarono un innesco, resti di “diavolina”, un preparato facilmente infiammabile adoperato per rendere più agevole l’accensione di combustibili comuni. Una traccia che fece ipotizzare la mano di un piromane.
Stavolta l’autore non ha lasciato tracce, ma i carabinieri non escludono che possa trattarsi della stessa mano.
Decisive per le indagini degli investigatori dell’Arma saranno le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del Comune di Sant’Angelo Romano.