SANT’ANGELO ROMANO – Auto in fiamme, ritrovato un innesco: è caccia al piromane

Cinque veicoli carbonizzati, uno danneggiato, danni alla palazzina: notte di paura per i residenti

Negli ambienti investigativi usano la cautela del caso e il condizionale.

Ma un fatto è certo: i vigili del fuoco hanno rinvenuto un innesco. Insomma, non è stato un corto circuito a causare l’incendio che all’alba di oggi, martedì 16 gennaio, ha creato il panico tra gli abitanti di via Francesco Cesi, nel Centro storico di Sant’Angelo Romano (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Il bilancio è di cinque auto carbonizzate e di una sesta danneggiata, senza contare il muro di una palazzina annerito e il vetro di una finestra di un appartamento esploso a causa del calore.

Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Tivoli e della locale stazione di Sant’Angelo Romano.

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Stando al racconto degli abitanti, l’incendio è divampato verso le 2,30 del mattino avvolgendo le vetture in sosta e sprigionando fiamme e calore a ridosso degli stabili.

Famiglie bloccate in casa, donne, bambini e anziani impauriti. Un inferno di fiamme e fumo domato soltanto con l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Villa Adriana.

I pompieri hanno rinvenuto un innesco, pare resti della “diavolina”, un preparato facilmente infiammabile adoperato per rendere più agevole l’accensione di combustibili comuni. Una traccia che farebbe ipotizzare la mano di un piromane.

Almeno per il momento fonti investigative sostengono che non si esclude l’ipotesi dolosa.

D’altronde, al sopralluogo dei vigili del fuoco dovrà seguire una relazione dettagliata sulle possibili cause. Nel frattempo il Comune di Sant’Angelo Romano è pronto a mettere a disposizione degli investigatori dell’Arma le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del Centro cittadino: una strumentazione che potrebbe rivelarsi determinante per individuare il piromane.

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