GUIDONIA - Daniela Circelli, la dedica del figlio Giulio: “Mamma, il mio supereroe”

Nell’abitazione di Casa Calda, genitori e figli della vittima attendono la resa del pirata

“Mamma è sempre stata il mio supereroe: se qualche difficoltà la buttava giù, lei riusciva sempre a rialzarsi”.

C’è tutto l’amore di un figlio nelle parole di Giulio Antonio, il 19enne primogenito di Daniela Circelli, la 39enne di Guidonia Centro, dipendente Amazon, travolta, uccisa e abbandonata senza vita sull’asfalto di via Tiburtina nella notte tra domenica 8 e ieri, lunedì 9 settembre (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Da ieri il ragazzo e il fratello 13enne sono a Casa Calda nell’abitazione dei nonni materni, Saverio Circelli e Angela Pagnani, in attesa di notizie da parte dei Carabinieri impegnati nella caccia al pirata della strada che al volante di una Volkswagen Golf ha spezzato la vita di Daniela e distrutto l’esistenza di figli e genitori.

A casa Cercelli l’incubo è iniziato ieri mattina, lunedì 9 settembre, alle 7, quando i militari dell’Arma si sono presentati presso l’abitazione per dare la drammatica notizia e consegnare gli effetti personali della donna, seconda di tre figlie femmine.

“Speriamo che lo trovino presto e che paghi per quello che ha fatto: non si può morire andando al lavoro”, si sfoga la famiglia pensando al balordo al volante di una Volkswagen Golf che ha falciato Daniela lasciandola esanime sull’asfalto bagnato dal nubifragio di domenica notte.

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I familiari raccontano l’emozione di mamma Daniela domenica sera per il ritorno di Giulio Antonio, il primogenito studente dell’Istituto tecnico “Alessandro Volta” che per due mesi estivi ha lavorato in un Villaggio turistico della Calabria come dj e tecnico audio e luci.

Mamma e figlio si sono ritrovati prima che la 39enne uscisse dall’abitazione di Casa Calda per recarsi in via Tiburtina, sul luogo della tragedia, davanti al Centro commerciale Le Palme di Tivoli Terme, dove un collega la attendeva in auto per recarsi insieme presso lo stabilimento Amazon di Settecamini.

“Ci siamo abbracciati forte forte – rivela Giulio – siamo rimasti insieme un quarto d’ora e abbiamo parlato un po’, mi ha detto che gli ero mancato tantissimo e che avrebbe voluto trascorrere la serata ancora abbracciata a me, ma non poteva mancare al lavoro”.

Gli occhi del 19enne si illuminano pensando alle serate da dj nel Villaggio turistico aperte puntualmente col brano del rapper romano Coez “E yo mamma” che recita testualmente:

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“Questa va per te che hai lottato per me

C’è chi ha due genitori, ma tu vali per tre

Per tutte le volte che ho perso la calma Tu m’hai dato un’arma, e yo mamma”.

“A inizio serata – racconta Giulio – annunciavo che il primo brano era dedicato alle mamme. Lei era il mio supereroe, perché ha sempre anteposto la felicità di noi figli alla sua, perché nonostante tutte le avversità non ha mai smesso di amarci”.

I ricordi riescono appena a lenire il dolore, ma resta la rabbia per la tragica fine di Daniela e per un pirata ancora in libertà.

“Si corre in pista, non si corre in strada – conclude il figlio maggiore Giulio Antonio – Chi sa, parli”.

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