La abbordò nella piazza centrale del paese trascinandola a suon di botte in un luogo isolato per abusare di lei. E ci sarebbe anche riuscito se la vittima non avesse reagito fuggendo via.
Per questo ieri, martedì 15 ottobre il Tribunale di Tivoli ha condannato in primo grado a tre anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione Raif F., tunisino 30enne, per sequestro di persona e violenza sessuale.
Ieri il Tribunale di Tivoli ha condannato il tunisino per sequestro di personale e violenza sessuale
Il Collegio presieduto da Rosamaria Mesiti – a latere le giudici Teresa Garcea e Giovanna Riccardi – ha condiviso la richiesta della Procura di Tivoli e condannato l’imputato alle pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e dell’interdizione legale dalla tutela, curatela e amministrazione di sostegno per lo stesso periodo.
Secondo la ricostruzione dei magistrati, il fatto è avvenuto il primo settembre 2017 a Campagnano di Roma.
Quella sera Raif F., al quale era contestata anche la recidiva reiterata, abbordò la vittima, una ragazza italiana oggi 26enne, in piazza Cesare Leonelli, al centro di Campagnano di Roma.
Il tunisino avrebbe prima tramortito la giovane con un pugno al volto, poi l’avrebbe afferrata per i capelli trascinandola in un luogo isolato in via delle Conce, a poche centinaia di metri dalla piazza centrale del paese.
Lì l’extracomunitario l’avrebbe immobilizzata iniziando a morderle le natiche.
E davanti alla resistenza della vittima che chiedeva di essere lasciata andare per rincasare, l’uomo le avrebbe detto: “Tu non vai da nessuna parte”. Per poi sottrarle il telefono impedendole di chiamare familiari in soccorso.
Sarebbe andata avanti così dalle 20,45 fino alle 22, quando la ragazza sarebbe riuscita a divincolarsi e a raggiungere l’abitazione.
A quel punto, il 5 settembre 2017 la vittima si recò dai carabinieri per sporgere denuncia.
Le motivazioni della sentenza emessa ieri saranno depositate tra 90 giorni.