MONTEROTONDO – Presi prima del furto, i ladri si giustificano: “Siamo senza lavoro e indebitati”

I carabinieri catturano tre italiani di 18, 19 e 41 anni durante un assalto in villa

Quando li hanno fermati con le mani nel sacco, i due più giovani si sono giustificati dicendo di essere costretti a causa di debiti da gioco e per la mancanza di un posto di lavoro, mentre il più grande della banda ha fatto scena muta.

Versioni che non sono state sufficienti per finire in manette.

Così nel pomeriggio di ieri, venerdì 25 ottobre, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno arrestato un 18enne, un 19enne ed un 41enne, tutti gravemente indiziati di aver commesso un tentato furto in una villa di Monterotondo.

Via Monte d’Oro a Monterotondo dove i carabinieri hanno catturato i tre topi d’appartamento

Secondo un comunicato stampa del Comando provinciale dell’Arma, il fatto è avvenuto in via Monte d’Oro, strada di una zona di campagna a ridosso del Centro urbano.

Ad allertare il 112 è stato il proprietario di una villa, in quel momento fuori per lavoro, che dal sistema di allarme aveva ricevuto la notifica dell’intrusione di sconosciuti nel suo giardino di casa.

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Ricevuto l’intervento da parte della centrale operativa, i Carabinieri della Sezione Radiomobile si sono precipitati in via Monte d’Oro dove hanno sorpreso i due giovani nel giardino della villa, i quali – alla vista dei militari – hanno inutilmente provato a darsi alla fuga.

Sul posto, però, i militari diretti dal Capitano Carmine Rossi si sono accorti anche della presenza del terzo uomo, 41enne, in quel momento a bordo di una utilitaria, che, questa è l’ipotesi, con un telefonino “usa e getta”, stava fungendo da palo.

I 41enne ha cercato di disfarsi del cellulare, ma anche lui è stato immediatamente bloccato a pochi metri dall’abitazione. La perquisizione che ne è scaturita ha consentito di ritrovare arnesi atti allo scasso, un coltello ed il cellulare usato dal 41enne.

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I due ragazzi hanno poi raccontato agli investigatori di stare attraversando un momento di difficoltà, il primo a causa di debiti da gioco ed il secondo per non avere un posto di lavoro; nessuna dichiarazione è stata rilasciata dal 41enne.

Per questo motivo, il Tribunale di Tivoli ha convalidato gli arresti disponendo per tutti e tre i domiciliari con braccialetto elettronico presso le rispettive abitazioni.

Nel comunicato stampa del Comando provinciale dell’Arma, si evidenzia che l’episodio è ulteriore testimonianza della capacità di reazione dimostrata dai Carabinieri della Compagnia di Monterotondo nella repressione di queste tipologie di reati; l’intensificazione dei controlli e la rinnovata capillare presenza dei Carabinieri sul territorio consente, in questo modo, di fornire una rapida ed efficace risposta alla particolare tematica.

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