Un ragazzo dalle mille risorse Simone: iscritto alla facoltà di Scienze motorie all’università dell’Aquila, per il futuro si vede fisioterapista. Studia recitazione e presto inizierà a frequentare una scuola di cinematografia come attore. Quando non si allena in palestra, pratica sport come pugilato e calcio. Gran tifoso della Roma appena può non perde occasione per tifare la Magica in Curva Sud allo stadio. E nonostante i tanti impegni è riuscito già a costruirsi un curriculum da modello di tutto rispetto.
Attualmente la sua immagine è curata dall’agenzia Star Time di Antonio Lambiase che si occupa appunti di pubblicità, moda e spettacolo. Presto lo sguardo ipnotico di Simone lo vedremo nell’ultimo video musicale di Yuyu, la cantante di “Mon petit gracon”. Esperienze importanti al pari delle pubblicità per i gioielli Brosway e della linea di orologi Myconos, oppure gli spot per Sky con Fiorello o il ruolo nella fiction “Sangue caldo” con Gabriel Garko e Manuela Arcuri.
“Quella di quest’anno è la seconda partecipazione al concorso Mister Italia – racconta Simone -. L’anno scorso infatti sono arrivato tra i primi quindici, un risultato soddisfacente ma ero sicuro di poter andare oltre. Così ho deciso di rimettermi in gioco, ho dato veramente tutto me stesso e sono riuscito a conquistare la fascia di volto più bello d’Italia. Una grande soddisfazione che ripaga i tanti sacricifi fatti”. Perché la vita di un modello non è fatta solo di passerelle e servizi fotografici, ma come spiega Simone richiede molto impegno e tante rinunce: “I miei amici magari il sabato sera escono per bere qualcosa, per divertirsi fino a tardi, invece io al massimo alle undici sono già a casa. Seguo uno stile di vita da atleta professionista. In questo devo ringraziare il mio preparatore atletico Mauro Mantovani della palestra della Ss Lazio Nuoto all’Arci. Mi ha preparato per il concorso seguendomi negli allenamenti, impostandomi un regime alimentare ben preciso. I sacrifici sono questi. Serve un impegno costante a livello fisico per resistere ad una vita che ti sottopone a forti stress. E la stessa cosa vale per l’aspetto mentale, mi alleno a concentrarmi, studio dizione e portamento. Per stare sotto i riflettori o davanti una telecamera serve anche della capacità. Nella vita tutto è migliorabile”.
La passione per i riflettori e i concorsi di bellezza probabilmente in casa di Simone è una questione di famiglia. La mamma, Paola Caldironi, da ragazza ha partecipato a Miss Italia e ha indossato la fascia di Miss Abruzzo. Il papà, scomparso quando Simone era piccolino, era grande appassionato di fotografia: lui amava stare dietro l’obiettivo, il figlio invece dall’altra parte del vetro. “So cosa significa crescere senza una figura come il papà – racconta Simone – anche se mia madre è stata una donna eccezionale per me e mio fratello Gianluca. Forse anche per questo sento l’esigenza di darmi da fare per un progetto di carattere sociale. Vorrei tanto riuscire ad organizzare un evento, una manifestazione per aiutare i bambini in difficoltà, soprattutto chi è senza famiglia”.
Per adesso, tra la preparazione di un esame e l’altro, Simone può godersi il fresco successo a Mister Italia. Avere il volto più bello d’Italia è anche una certa responsabilità. “Se farò un’assicurazione per il mio volto? Oddio non avevo mai riflettuto su questa cosa, magari ci penso”.
E chissà se magari un giorno potremo raccontare di Simone come il top model dal volto da un milione di dollari.
(m.c.)