Il nord-est su Facebook: popolazione in cerca di amici e popolarità

Monica Cartia, un’insegnante con 600 amici
Coi tempi che corrono più di una insegnate ogni giorno teme che la fiancata della sua macchina possa essere oggetto delle attenzioni dei suoi alunni per colpa di un brutto voto o una nota sul registro. Lei invece può vantare addirittura un fans club su Facebook. Si tratta di Monica Cartia, insegnante di letteratura al liceo scientifico Peano di Monterotondo, ma residente a Santa Lucia di Fonte Nuova. Il gruppo conta già 65 iscritti e il social network per l’insegnante è un modo per approfondire il contatto con i suoi studenti, attuali e passati. Sono quasi 600 i suoi “contatti”, ai quali riesce quotidianamente a dispensare saluti, suggerimenti sui libri da leggere e consigli in generale.
Emblematica la decrizione del gruppo: “Professoressa preparatissima innamorata di Dante e Seneca (chi è stato suo alunno sicuramente lo saprà), capace di spiegare il XX capitolo dei Promessi Sposi come solo lei sa fare… un’amica speciale con cui confidarti e in grado di saperti ascoltare. Ha solo un grande difetto: è una tifosa sfegatata della Roma e dell’ottavo Re di Roma Francesco Totti”.

Quando si è iscritta a Facebook?
“Circa quattro mesi fa”.

 

E’ iscritta a gruppi, ha molti contatti, perché ha deciso di dedicare tempo a questo strumento?
“Perché trovo che sia uno strumento utile e simpatico”.

 

Quale aspetto le piace di più e quale meno?
“Apprezzo il fatto di aver potuto ritrovare vecchi amici e conoscenti e anche la possibilità di stringere nuove amicizie, anche solo virtuali. Fb mi ha anche concesso di mettermi in contatto con personaggi importanti con i quali potrò lavorare”.

 

Ha quasi 600 amici su Fb. Chi sono?
“Molti sono alunni o ex alunni”.

 

Hanno mai chiesto qualche “dritta” per un compito in classe da fare?
“No, mi conoscono…”.

 

Quanto tempo le porta via ogni giorno mantenere questi contatti?
“Servirebbe molto tempo per curare tutti i contatti, io ne dedico poco, dipende dai giorni”.

 

La cosa più divertente che le hanno detto?
“Sono molte le cose divertenti dette ed espresse, in genere complimenti, apprezzamenti vari”.

 

E’ nato anche un “Monica Cartia fans club”. Impegnativo non trova?
“Il fan club è nato per iniziativa di una mia ex studentessa che mi ha fatto una bella sorpresa, molto apprezzata”.

 

Quali attività utili pensa che si possano organizzare tramite Fb?
“Credo che su Fb si possano organizzare attività varie, eventi, incontri, persino discussioni su temi culturali”.

 

Una persona che ha ritrovato tramite Fb?
“Grazie a Fb ho ritrovato, dopo anni di ricerche, il mio amico del cuore del liceo”.

 

Una che vorrebbe trovare?
“Vorrei trovare degli ex alunni di cui purtroppo non ricordo il cognome”.

 

Una che ha “bloccato”?
“Ho dovuto bloccare un sacerdote troppo insistente e un corteggiatore sgradito”.

 

 

Nico, giovane avvocato amico virtuale pentito

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Si è iscritto sul social network Facebook da poco più di un anno e ha già 312 amici. Domenico Salvatori, 29 anni di Marcellina, dottore in legge, legale nel Tribunale di Tivoli, è però molto critico nei confronti del fenomeno-Facebook. 
Nico, questo è il suo soprannome, vive a Marcellina coi suoi genitori e la sorella. S’è fatto convincere ad iscriversi con la foto e i suoi dati personali su indicazione degli amici dell’Università. ”Appena mi sono laureato, a 27 anni, ho pensato che come accade nella vita, poi, gli amici del corso li perdi, nel senso che perdi i contatti con loro – dichiara Domenico Salvatori – E’ successo così dopo le scuole medie e dopo le superiori. Così quando mi sono laureato mi sono convinto che l’opportunità per non perdere i miei amici potesse essere Facebook. L’unica mia intenzione era quella di mantenere i contatti con loro che il naturale percorso di vita allontana. Inoltre ho pensato che, comunicare attraverso la chat Facebook potesse essere anche un modo per risparmiare sulle telefonate dai cellulari”. 
Ma Nico non risparmia le critiche a Facebook. “E’ solo un modo ludico e superficiale di messaggiare con le persone. Poteva essere uno strumento di comunicazione e basta – sostiene Salvatori – Invece il 90% delle persone lo utilizza soprattutto per gioco e comunque ci sono troppe informazioni personali sulla propria bacheca. 
La cosa che è pericolosa – aggiunge Salvatori – è la facilità nell’accedere al contatto per l’iscrizione della richiesta di amicizia, mentre non è semplice uscire e cancellarsi da Facebook. Un mio amico ci ha provato e doveva dare la motivazione per cancellarsi dal sistema.
Mentre nessuno all’inizio ti chiede il perché ti iscrivi. La mia è una critica a livello strutturale del sito e sull’accesso libero. La foto di ognuno di noi è in bacheca, può essere copiata, scaricata ed usata per qualsiasi altro fine, visto che nessuno ti chiede la liberatoria su internet”.
Nico comunque ancora oggi segue la sua social network “Tra i miei 312 amici, tra studenti e liberi professionisti in maggioranza, il più giovane ha 16 anni, mentre il più anziano ne ha 60 anni ed è di Marcellina. In maggioranza ho amici uomini, anche se debbo dire le amiche sono più costanti nel chattare”. 
Ma Nico è consapevole che non sono vere amicizie. “Facebook è solo una finta conoscenza, alla fine dopo l’entusiasmo iniziale della novità, c’è l’isolamento. 
Ti ritrovi solo davanti al computer e perdi con tutti quel contatto umano, si perde il valore effettivo concreto del rapporto con l’altra persona – continua il 29enne di Marcellina – Manca il calore degli amici. E cosa più preoccupante è che le prossime generazioni cresceranno con lo stesso problema. Scambiare la comunicazione on line coi veri rapporti umani”. 
Come tutte le cose materiali Facebook ti dà una soddisfazione fittizia e momentanea.
“Sì è così ed io nei prossimi mesi proverò a cancellarmi e la motivazione che scriverò sarà “preferisco avere meno contatti, ma reali”. La realtà va vissuta per quella che è.
Anche se è impossibile frequentare – ad esempio nel mio caso – oltre 300 amici nel vivere quotidiano, mentre tutti sono nevrotici ed iperimpegnati”.

 

Il profilo di Facebook di Maria Paola Vitelli, 22 anni e 220 amici

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Candidata per La Destra alle prossime elezioni comunali di Monterotondo, è pieno di zeppo di messaggi di sostegno, ma anche di quelli contro “i rossi” che guidano il comune.

 

Da quando ha un profilo Facebook?
“Oggi chi non ha il profilo su Facebook? In un mondo in cui la maggior parte delle operazioni finanziarie, di informazione, di comunicazione, di trasmissione avvengono lì, internet è ormai indispensabile. Questo già da diverso tempo, ma oggi in particolare un mezzo allo stesso modo ugualmente potente, efficace, diffuso e protetto è Facebook”

 

Si può fare politica attraverso Facebook? Se si come e come cambia il rapporto con i propri sostenitori?
“Per chi voglia fare politica ritengo che internet sia una risorsa infinita ed immancabile, sia per poter stare a contatto con molte esigenze altrimenti magari sconosciute. Da pochi anni a tarda età siamo quasi tutti registrati su Facebook, perché non utilizzare questo strumento in modo intelligente? Per esempio non credo che Obama abbia , convinto più persone ad appoggiarlo, grazie ad internet, e non credo che il suo programma abbia avuto successo per questo, ma sicuramente ha raggiunto la casa, la testa ed i cuori di molti che ne condividevano il pensiero e le proposte, e che magari senza internet non avrebbe raggiunto. Facebook serve a questo”.

 

Avere mille contatti significa avere mille voti?
“Certo, una cosa va tenuta ben presente, 1000 contatti tutto possono significare fuorché 1000 voti, ma tra il “tutto” c’è da considerare un fatto fondamentale, sicuramente 1000 persone ti conoscono e sanno chi sei, cosa fai e cosa proponi: in una parola trasparenza, che a 22 anni mi sento di dover assicurare in prima istanza, considerato che il problema di oggi è a mio avviso proprio il fatto che, giuste o sbagliate che siano le azioni politiche, sicuramente se ne sa poco e niente, sia per quanto riguarda i promotori e fautori, sia per quanto riguarda nello specifico l’azione o il programma. Su Facebook democrazia, informazione e la politica sana, ossia tra la gente, è realtà”.

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