Tivoli – Inizia l’era Proietti, Napoleoni presidente. Giunta a sette con tre donne. Ecco i nomi

La griglia dei nomi della nuova giunta comunale era stata completata giù più di qualche giorno prima del Consiglio comunale odierno, il primo dell’amministrazione di Giuseppe Proietti. Sette assessori, tre donne, tutte grandi novità per il panorama politico-amministrativo locale. Profili di livello anche internazionale scelti direttamente dal sindaco e presentati in maniera più o meno ufficiale soltanto ieri sera ai componenti della maggioranza consiliare. Quello che mancava per l’ufficializzazione definitiva era infatti soltanto la firma, nero su bianco, di più di un paio di nominativi. Un freno dettato esclusivamente da motivi “tecnici”, burocratici, ed in particolare su un nome, quello più altisonante forse, che potrebbe approdare comunque oggi a Palazzo San Bernardino per sistemare le pratiche burocratiche e firmare l’accettazione della delega al Bilancio, alle partecipate e anche quella da vicesindaco. Si parla di un 67enne importante esponente delle istituzioni, dove ha ricoperto massime cariche di comando, con esperienze amministrative anche in un Comune capoluogo di primo piano.
Oltre a questo di profili ne sono circolati tanti negli ultimi giorni ma l’unica certezza è sempre stata quella relativa alla discrezionalità di Proietti nell’individuare i suoi futuri assessori, senza alcun vincolo o indicazione da parte dei partiti, senza insomma dover sottostare a quella sorta di manuale Cencelli che per l’amministrazione dell’ex sindaco Sandro Gallotti, tanto per fare un esempio recente, è stato un cappio al collo con una giunta ultimata a distanza di sei mesi dall’elezione. La discontinuità con il passato Proietti ha voluto dimostrarla anche in questo, annunciando che oggi, Consiglio comunale di debutto assoluto per gran parte della sua maggioranza, avrebbe presentato vicesindaco, assessori, presidente del Consiglio, commissioni e persino un paio di consulte dedicate al mondo delle associazioni e dei comitati cittadini.
La massima carica del Consiglio comunale, quella da presidente dell’Assise, dovrebbe essere affidata tramite votazione ad Andrea Napoleoni. Un riconoscimento più che un premio alla sua esperienza che ha anche il sapore di riscatto per un amministratore che, ad eccezione del primo mandato Gallotti, è sempre stato protagonista sì ma in opposizione.
In giunta, qui siamo a livello di poco più che indiscrezioni, dovrebbero entrare il principe Urbano Barberini, 53 anni, con delega alla Cultura. Una garanzia per un settore nel quale Barberini è protagonista a livello nazionale e che potrebbe promettere per Tivoli il coinvolgimento di personalità di spicco nel mondo dell’arte e dello spettacolo, e l’organizzazione di grandi eventi. Barberini, che fa riferimento politico alla lista W Tivoli che ha eletto Gianni Innocenti, è salito alla ribalta della scena politica locale all’epoca della lotta anti-discarica a Corcolle.
All’Urbanistica dovrebbe essere nominato l’architetto Ruggero Martines, originario di Bologna, 68 anni, già Soprintendente Regionale ai Beni Culturali del Lazio e, tra gli altri incarichi, massimo dirigente in materia in Molise e Puglia. Tra le sue opere il testo “Tivoli – La città ed il suo colore” del 1994.
Il settore Servizi Sociali dovrebbe essere affidato ad un’assistente sociale del Comune di Tivoli, si fa il nome di Maria Luisa Cappelli a cui sarebbe stata fatta l’importante proposta visto anche il suo curriculum nel settore e la sua esperienza diretta sul territorio tiburtino.
Le quote rosa si completerebbero con l’assessore all’Ambiente e ai Lavori pubblici. Per il primo si è fatto il nome di Maria Luisa Innocenti, per il secondo di un giovane architetto, sempre secondo le indiscrezioni, Irene Vota.
Un assessorato dovrebbe avere la delega al Patrimonio e Condono edilizio. Si parla di una persona, 49 anni, con esperienza dirigenziale in un comune molto importante, ma anche in questo caso molto probabilmente l’identità sarà svelata nel corso del Consiglio comunale di questa mattina.
Dal quadro che ne esce fuori, ribadendo che la griglia dei nomi sarà resa definita nei dettagli solo questa mattina, la prima giunta Proietti si caratterizza per aspetti che legano l’alta professionalità tecnica di alcuni nominativi e la rappresentanza territoriale garantita, un elemento per niente da sottovalutare soprattutto in quegli ambiti dove è richiesto un confronto quasi continuo con la cittadinanza e le realtà tiburtine. (di Massimo Cimò)

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