Il Colonnello Barbieri, il “Vate” e l’asso dell’aviazione  

A lui è intitolato l’aeroporto di Guidonia Montecelio

di Fernando Giacomo Isabella

I destini del Comandante del “Battaglione Squadriglia Aviatori” Alfredo Barbieri, a lui è intitolato l’aeroporto di Guidonia, il poeta Gabriele D’Annunzio e Heinrich Kostrba asso dell’aviazione astro ungarica si sono incrociati nei cieli di Lubiana nel 1916. In quella occasione, all’ultimo minuto, il Tenente Colonnello Barbieri sale sul bombardiere “Aquila Romana” per sostituire come osservatore Gabriele D’Annunzio. Il velivolo è guidato dal valente Comandante Luigi Bailo e dal secondo pilota Oreste Solomone. Il volo procede come programmato, fino a quando da alcune nuvole salta fuori improvvisamente un bombardiere Fokker A III. E’ il cacciabombardiere dell’esercito austro ungarico e non si tratta di un velivolo nemico qualunque, perché l’aereo è pilotato dall’asso dell’aviazione Heinrich Kostrba. E’ un pilota capace di colpire in una sola battaglia otto aeri avversi, uscendo dagli scontri senza neppure un solo graffio. L’esperto e valido Comandante Luigi Bailo non può niente contro l’invincibile nemico, che riesce ad abbattere l’obiettivo. Nonostante il terribile scontro il Capitano Solomone riesce a salvarsi, mentre per il resto dell’equipaggio la sorte è segnata.

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