Scuola – L’assessore Di Bernardino chiede di individuare nuove forme di protezione per lavoratori

Nel Lazio il numero delle persone coinvolte è particolarmente significativo

Nel Lazio 5mila lavoratori rischiano di rimanere senza sostegno al reddito nei prossimi mesi: sono i dipendenti ed ex dipendenti delle mense e pulizie scolastiche. Come noto, nei mesi estivi di chiusura delle scuole questi lavoratori sono sospesi dall’attività, situazione che tecnicamente non permette loro di beneficiare delle ulteriori settimane di Fondo di Integrazione Salariale messe a disposizione dal D.L. Rilancio, né di poter godere di altri strumenti di sostegno al reddito. Si tratta, inoltre, di dipendenti che hanno contratti part-time con stipendi particolarmente modesti. Per questo abbiamo inoltrato una missiva al ministro Catalfo per trovare una soluzione. La questione ha carattere nazionale, ma nel Lazio il numero delle persone coinvolte è particolarmente significativo. Crediamo che sia necessario fare tutte le opportune valutazioni e individuare una soluzione positiva, come l’estensione del FIS fino alla ripresa dell’attività scolastica o riconoscere altre forme di sostegno al reddito. Non ultimo la possibilità di riconoscere un’indennità come quella già data a molte tipologie di lavoratori come già avvenuto nel D.L. Rilancio. Questa è la base del lavoro che la Regione Lazio farà anche in seno alla Nona Commissione della Conferenza delle Regioni per la presentazione di emendamenti al decreto Rilancio. Nel frattempo, come Regione, proseguiamo il confronto con il mondo sindacale”.

Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.