“Ci sono differenze regionali significative” ma “questa mattina siamo a oltre 179mila persone vaccinate, un numero tutt’altro che irrilevante. Due giorni fa erano 84.000, significa che in 48 ore abbiamo vaccinato 95.000 persone”. Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e componente del Cts, durante la trasmissione Agorà, su Rai 3.
L’Italia, ha aggiunto, “è il secondo paese in Europa per numero di vaccinazioni fatte. Siamo partiti il 31 dicembre e siamo al 5 gennaio è troppo presto per fare bilanci negativi. Ma le differenze vanno colmate”.
“Vedere la percentuale dei tamponi positivi risalire fino al 17% deve allertare, così come deve allertare il numero di posti occupati nelle aree mediche e terapie intensive, che non è più quella che vedevamo nei giorni scorsi. Questo deve indirizzarci verso il mantenimento di una grande attenzione, che è anche alla base delle misure prese nelle ultime ore”. I dati, ha detto, “ci dicono che c’è ancora una circolazione sostenuta del Sars-Cov-2, questa la ragione dei provvedimenti previsti fino al prossimo fine settimana”.
“La situazione italiana è significativamente migliore rispetto a quella di altri paesi ma non vuol dire che possiamo allentare l’attenzione, ritenerci fuori pericolo o scongiurare una terza ondata. Allo stesso tempo però non dobbiamo creare allarmismi eccessivi perché l’Italia, pur avendo una circolazione sostenuta, non ha una curva epidemica fuori controllo”, ha detto Locatelli in merito alla possibilità, da alcuni data per certa, di una terza ondata di contagi come effetto degli spostamenti per le festività.