Villa Adriana

Riaprono i musei ed a Tivoli dal primo febbraio tornano a vivere le Villae

Riaprono i musei ed a Tivoli, da lunedì tornano, a vivere Villa d’Este, Villa Adriana e l’Ercole Vincitore con delle novità speciali

Lunedì primo febbraio, con l’arrivo della zona gialla nel Lazio, riaprono i musei. A Tivoli, finalmente, torneranno visitabili i due siti Unesco della città, Villa d’Este e Villa Adriana, ed il Santuario di Ercole Vincitore. Con la pandemia che sembra rallentare un po’ la sua corsa, quindi, sarà possibile tornare ad ammirare i tre magnifici siti tiburtini che apriranno portoni e cancelli dopo mesi di chiusura forzata causa covid. 

Per celebrare un’occasione così importante le Villae presentano anche delle belle novità tra mostre, musei e sconti per i residenti del territorio.

“L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae è lieto di comunicare la riapertura al pubblico dei propri siti, con un’offerta culturale rinnovata e arricchita e con una tariffazione dedicata al pubblico di prossimità e favorevole anche per chi voglia vivere pienamente il contesto territoriale tiburtino (Villae con voi)”. 

RIAPRE VILLA D’ESTE

Villa d'Este, uno dei due siti Unesco di Tivoli
Villa d’Este, uno dei due siti Unesco di Tivoli

A Villa d’Este, infine, è in corso l’esposizione Ecce Homo: l’incontro fra il divino e l’umano per una diversa antropologia. Una introduzione. La mostra anticipa l’omonima esposizione, prevista per la primavera 2021, di cui costituisce un’autonoma sezione. Le rappresentazioni dei momenti salienti della passione di Cristo, presenti in questa introduzione, raccontano il dolore terreno del Figlio di Dio, dischiudendo al visitatore un intimo colloquio tra divino e umano evocato dal titolo della mostra.

RIAPRE VILLA ADRIANA

Villa Adriana, il primo sito Unesco di Tivoli
Villa Adriana, il primo sito Unesco di Tivoli

Accanto al patrimonio archeologico e paesaggistico, a Villa Adriana aprono anche (ore 10.00-13.00) i Mouseia, chiusi dal 2014, significativamente rinnovati negli apparati didattici e nei colori, nonché – grazie allo sponsor tecnico Fratelli Guzzini SpA – nel racconto della luce. È l’occasione per offrire ai visitatori, attraverso le opere che vi sono conservate, un’esperienza di intensa bellezza e profonda armonia. 

I Mouseia di Villa Adriana
I Mouseia di Villa Adriana

RIAPRE IL SANTUARIO D’ERCOLE VINCITORE

Santuario di Ercole Vincitore, Tivoli
Santuario di Ercole Vincitore, Tivoli

Al Santuario di Ercole Vincitore per la riapertura dei musei sono state prorogate ben due mostre per garantirne la fruizione al pubblico. La prima, Fumetti nei Musei, allestita presso la Sala Mecenate, è espressione di una iniziativa lanciata nel 2018 dal MiBACT per raccontare, in particolar modo ai giovani, la ricchezza del patrimonio culturale italiano in una modalità coinvolgente e con un linguaggio immediato attraverso le storie realizzate da fumettisti di eccellenza per 51 realtà museali. La seconda mostra, Après le déluge. Viaggio tra opere riemerse e misconosciute, espone all’Antiquarium circa 40 reperti antichi recuperati dal Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, in quanto oggetto di scavi clandestini sul territorio italiano. La mostra è presentata in un recente volume (dicembre 2020) curato dall’Istituto ed edito da Gangemi.

A Tivoli la mostra Fumetti nei Musei. Appuntamento speciali all'Ercole Vincitore
Al Tempio d’Ercole Vincitore arriva la mostra Fumetti nei Musei.

IL DIRETTORE

Andrea Bruciati direttore istituto autonomo Villa D'Este Villa Adriana
Andrea Bruciati direttore istituto autonomo Villa D’Este Villa Adriana

“Al di là della valenza estetica dei nostri siti – riflette il direttore delle Villae Andrea Bruciati – vi è una ferma consapevolezza del ruolo etico e della responsabilità sociale dell’Istituto. Per questo le nostre attività non si sono fermate durante il periodo di chiusura e riapriamo con una proposta densa e articolata, che parla un linguaggio diversificato e si rivolge a pubblici e sensibilità differenti. Nelle Villae si può ritrovare una dimensione condivisa in cui riconoscersi, in specie con riguardo alla comunità locale e al pubblico di prossimità, e si può recuperare, nel patrimonio che fonda la nostra identità, il nucleo costitutivo di una nuova socialità”.

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