Nelle loro sedi potranno essere somministrati i vaccini anche senza medico
Era del 1934 che questo presidio primario di intervento sanitario era classificato nelle retrovie dell’organizzazione sanitaria che vedeva l’ospedale al centro. Col Decreto Sostegni finalmente anche le farmacie possono dare un grande sostegno alla lotta contro il contagio da Covid. Ed era assolutamente necessario. Il governo ha deciso con ritardo scontando i limiti dell’organizzazione sanitaria italiana che invece era rimasta a guardare le performance strabilianti dei paesi anglosassoni improntati su una logica di pragmatismo. Lì le farmacie possono trasformarsi in presidi sanitari veri e proprie tanto che hanno iniziato a vaccinare da subito ed oggi hanno superato il terzo della popolazione vaccinata al cospetto dell’Italia che è arrivata a 8,64%.
Su Salute e Sicurezza il governo Draghi ha dedicato la terza parte del Decreto Sostegni. Si prevede di comprare vaccini e farmaci con due miliardi ottocento milioni. Altri fondi dedicati alla logistica. E qui entrano le risorse per la somministrazione dei vaccini anche in farmacia. Ma la novità più sostanziale consiste nel fatto che nelle sedi dove si è sempre solo acquistato medicine su prescrizione dei medici e dove un farmacista non avrebbe potuto fare un’iniezione neanche per motivi di urgenza, ora sono i farmacisti che possono vaccinare senza la presenza dei medici, previo l’aver svolto e superato il corso di preparazione.