Le notizie positive sull’economia stanno diventano quotidiane (sarà proprio la verità?) e di nuovo tocca a Banca d’Italia sottolineare come la ripresa del nostro paese è sempre più vicina, con l’incertezza che si allontana. Le stime, secondo il documento sulle Proiezioni macroeconomiche per l’Italia nel triennio 2021-23, diffuso ieri dagli analisti di via Nazionale, riguarda un Pil superiore al 5% per il 2021, maggiore dunque di quel 4,5% stimato finora dal Governo. A trainare l’economia saranno gli investimenti da realizzare in modo veloce e mirato, dice Banca d’Italia, soprattutto in relazione alle prospettive favorevoli dovute ai sostegni provenienti dalle misure programmate nell’ambito del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. I consumi torneranno a crescere in modo più graduale, con un tasso di risparmio in discesa rispetto al 2020, ma ancora superiore ai livelli pre-pandemia. Se la ripresa delle esportazioni, in linea con l’andamento della domanda estera, e trainata dagli scambi di beni, spiega Banca d’Italia, sarà più graduale il recupero dei flussi turistici internazionali. Questo si rifletterebbe in un analogo aumento delle ore lavorate, che torneranno/tornerebbero ai livelli precedenti l’arrivo del Covid entro il 2023. Anche il numero di occupati, secondo l’istituto presieduto da Ignazio Visco, nel 2020 ridotto in misura molto più contenuta delle ore grazie alle misure di sostegno all’occupazione, tornerebbe a crescere dal trimestre in corso; dopo una diminuzione dell’1,2% nella media di quest’anno (che riflette la caduta già registrata nel primo trimestre), si riporterebbe sui livelli del 2019 entro la fine del triennio di previsione, cioè appunto il 2023.
L’espansione economica dovrebbe essere confermata nella seconda metà dell’anno in corso, se l’emergenza sanitaria sarà realmente stoppata. In questo caso, per Banca d’Italia, tornerebbe poi positiva anche l’inflazione al consumo dopo la lieve discesa dei prezzi nel 2020, e sarebbe riassorbito dallo sviluppo previsto il rincaro delle materie prime che tornerebbero a fare la loro comparsa nei comparti dove se ne lamenta l’assenza e/o il rallentamento di disponibilità. Le proiezioni di cui sopra sono basate sulle informazioni disponibili al 18 maggio.