Più vaccini meno terapie intensive

La quantità delle persone immunizzate è inversamente proporzionale alla quantità dei casi che peggiorano

Covid. Solo uno su dieci di quelli che arrivano a terapia intensiva sono vaccinati. Gli altri no. A dirlo i dati della Federazione Italiana delle aziende sanitarie ed ospedaliere (Fiaso). Un’attestazione per la quale si evidenzia l’effetto positivo del vaccino.

Lo conferma una ricerca dell’Università del Maryland: la vaccinazione completa sopprime la frequenza delle mutazioni della Variante Delta. Si stratta di uno studio statistico. Secondo questa rilevazione, la copertura vaccinale più è capillare meglio scongiura la possibilità di mutazioni della variante Delta. Il dato è confermato su sedici paesi (Australia, Francia, Germania, Indonesia, India, Irlanda, Israele, Giappone, Messico, Olanda, Norvegia, Portogallo, Singapore, Spagna, Svizzera, Svezia, Turchia, Stati Uniti e Regno Unito.), ma ad esserne studiati sono venti. La pubblicazione della ricerca però deve ancora essere autorizzata.

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Dove la vaccinazione ha un’intensità inferiore per diffusione sociale – India e Indonesia – le mutazioni conoscono una frequenza più estesa, rispetto ai paesi leader in termini di vaccinazione, come Israele e Regno Unito.

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