Oggi l’Agenzia regolatoria comunitaria (EMA) esamina la candidatura del vaccino Nuvaxovid (NVX-CoV2373). Nuvaxovid è realizzato attraverso proteine ricombinanti. Si tratta di una tecnica già realizzata per i vaccini contro l’epatite B e il meningococco B.
Questo vaccino immette nell’organismo la proteina Spike del virus. La posologia prevede due dosi a ventuno giorni di distanza l’uno dall’altra. Si conserva per sei mesi in ordinari frigoriferi.
Il meccanismo di creazione della protezione è quello classico. Il sistema immunitario reagisce all’estraneità delle particelle proteiche quindi produce le difese naturali tramite anticorpi IgG ed IgM selettivi, anche tramite la produzione dei linfociti T e B.
Il tipo di difesa si avvicina a quello di vaccino mRna con un’efficacia del 96,4% contro il ceppo originario del virus, dell’86,3% contro la variante Alfa e dell’89,7% in generale.