Da almeno tre anni fanno il bello e il cattivo tempo nella piazza principale della città dell’aria. Sono i ragazzini terribili che ogni sera frequentano piazza Giacomo Matteotti, sede del Comune di Guidonia Montecelio, diventato il bersaglio preferito sul quale sfogare rabbia e disagio.
Nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 gennaio la baby gang è tornata di nuovo in azione e stavolta è riuscita a fare irruzione all’interno dell’Aula consiliare dove si tengono le sedute degli eletti dal popolo per deliberare le scelte strategiche della città. I danni arrecati non sarebbero di grave entità: un paio di sedie lanciate all’esterno insieme al secchio delle donne delle pulizie, la fotografia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sbattuta per terra e il vetro andato in frantumi.
“Voglio dire con chiarezza che non si tratta di una semplice bravata – ha commentato il sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet – vandalizzare il cuore dell’istituzione democratica del nostro Comune è un gesto che condanno con fermezza. Si tratta di un atto vile che colpisce il luogo dove si riuniscono i Consiglieri Comunali eletti dai cittadini e, quindi, che rappresentano tutta la nostra comunità”.
Gli agenti della Polizia Locale di Guidonia Montecelio diretti dal Comandante Paolo Rossi hanno accertato che i vandali sono penetrati nell’aula consiliare forzando una delle quattro porte prospicienti la balconata dalla quale si affacciò il Duce Benito Mussolini in occasione dell’inaugurazione della Città di Fondazione. Porte che secondo indiscrezioni non sarebbero protette da allarme anti-intrusione collegato con la centrale operativa della “Securitas Metronotte”, l’istituto di vigilanza che gestisce l’appalto per il controllo sulle sedi istituzionali di proprietà dell’Ente. Tant’è che i ragazzini terribili sono riusciti a mettere a soqquadro l’Aula senza essere intercettati. D’altronde, in piazza Matteotti neppure le telecamere sono perfettamente funzionanti.
Ne sa qualcosa una guardia giurata della stessa “Securitas Metronotte”, che la scorsa estate – era la notte tra venerdì 6 e sabato 7 agosto 2021 – durante il giro di ispezione è stata minacciata, presa a parolacce e costretta a subire il danneggiamento dell’auto di servizio con calci e pugni al grido di “guardia infame” da parte di un gruppo di ragazzi di età apparente compresa tra i 17 e i 20 anni.
Già tre settimane fa – era il 18 dicembre 2021 – la baby gang era stata protagonista dell’ennesimo danneggiamento. In quel caso nel mirino erano finite le luminarie allestite in piazza Matteotti e la Fiat Panda in uso ai messi comunali per le notifiche degli atti: alla vettura, in sosta sotto i portici di accesso dal lato via Zambeccari, erano stati squarciati i quattro copertoni e divelti gli specchietti retrovisori. Dal 18 dicembre la Panda vandalizzata non è mai stata rimossa ed è ancora parcheggiata con gli pneumatici a terra.