Sono 470 i progetti che hanno partecipato al bando “Lazio in transizione” con l’obiettivo di definire una regione sempre più green e all’insegna della sostenibilità. Era stato indetto dalla Regione lo scorso novembre per raccogliere input utili all’elaborazione del Piano Regionale della Transizione Ecologica e all’assegnazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e degli altri fondi europei.
Sul totale di proposte arrivate, il 40% proviene da imprese, il 24% da enti locali e il 36% da altre categorie, fra cui associazioni, privati cittadini, organismi di ricerca, enti gestori di parchi naturali.
Delle otto macro aree tematiche previste dal bando (idrogeno; smartgrid, mobilità elettrica e accumuli; gestione della risorsa idrica; economia circolare; patrimonio naturale/biodiversità; cura del territorio, aree dismesse e aree a rischio; comunità energetiche; agrifotovoltaico), quelle che hanno ricevuto un maggior numero di ispirazioni sono l’economia circolare con il 21% del totale, la tutela del patrimonio naturale e della biodiversità (14%) e la cura del territorio (12%). Ben oltre il 20% dei progetti ha riguardato contemporaneamente più aree tematiche, confermando la trasversalità del concetto di transizione ecologica.
E adesso? La prossima fase del bando prevede l’analisi delle proposte raccolte per identificare i migliori strumenti di impiego delle risorse e ottimizzare gli investimenti per un massimo impatto ed efficienza, venendo incontro alle esigenze dei territori.