Si è presentato nella filiale col volto travisato dalla mascherina e una tuta da operatore ecologico. Ma anziché mettersi in fila, ha puntato dritto alla cassa.
Così stamane, mercoledì 9 febbraio, un bandito solitario ha rapinato l’Ufficio postale di via Col di Lana a Monterotondo Scalo. Sul caso indagano i carabinieri della locale Compagnia. Il bottino è da quantificare.
Secondo le prime informazioni raccolte da Tiburno.Tv, l’autore del colpo è un italiano che dopo il colpo si è dileguato a piedi. Non è il primo assalto alla Posta di Monterotondo Scalo.
Il 28 maggio 2013 l’ufficio di via Col di Lana fu preso di mira da due banditi che tentarono l’irruzione dopo la chiusura e coi dipendenti ancora all’interno. Erano le 14 e 10, troppo tardi per una rapina a mano armata e troppo presto per un furto con scasso perché all’interno c’era ancora il personale. Ma tant’è. Due persone, probabilmente a volto coperto, con una sorta di piede di porco iniziarono a trafficare sulla porta di sicurezza, facendo leva per cercare di aprirla. I dipendenti, quasi increduli, chiamarono i carabinieri ma al loro arrivo i due si erano già dileguati.
Il 24 marzo 2016 l’ufficio postale di via Col di Lana fu rapinato di quasi 2000 euro: nel giro di una settimana i carabinieri arrestarono un pregiudicato 60enne originario di Caltanissetta.
Il 2 gennaio 2017 altra rapina da 2 mila euro.
Il 29 ottobre 2018 altra rapina, ma all’ufficio postale della centralissima via Garibaldi: un uomo armato di coltello minacciò gli addetti alle casse, si fece consegnare oltre 2000 euro e si allontanò a piedi tra i vicoli del centro storico. Ad incastrarlo l’occhio del “Grande Fratello” che permise ai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Monterotondo di arrestarlo: era un italiano di 46 anni, da tempo residente nel Comune eretino e già noto alle Forze di Polizia per rapina aggravata.