Da un paio di settimane vagava per il paese, ma nessuno era riuscito ad avvicinarlo.
L’unica soluzione per chi lo avvistava era stata quella di prendere il cellulare, fotografarlo e postare l’immagine e un appello su Facebook.
A recuperarlo e riconsegnarlo al proprietario sono state le Guardie Zoofile Prefettizie dell’associazione Kronos Valle Aniene che hanno scoperto anche che l’animale non era microchippato.
Così ieri, giovedì 12 gennaio, un 55enne italiano residente a Vicovaro, è stato multato di 308 euro per omessa iscrizione all’anagrafe canina di un cane da caccia e di ulteriori 500 euro per omessa denuncia di smarrimento entro giorni 5 dall’evento alle Autorità competenti.
Secondo la ricostruzione delle Guardie Zoofile Prefettizie Kronos dirette dal Presidente Antonello Livi, la vicenda è iniziata nei giorni immediatamente successivi al Natale, quando un segugio cucciolo di circa 8 mesi era fuggito dal recinto di casa del proprietario.
Da allora il cane aveva vagabondato per il paese e in due occasioni la sua presenza era stata segnalata sul Gruppo Facebook “Sei di Vicovaro se…”.
La prima volta sabato 7 gennaio era stato avvistato da una donna, visibilmente impaurito, a rovistare in un sacco di rifiuti alla fermata sul curvone di Sant’Antonio.
“Ho provato ad avvicinarlo ma è scappato verso le case sopra la fermata – aveva scritto sul gruppo Facebook – Sto chiamando i vigili urbani ma senza risultato”.
La seconda volta, lunedì 9 gennaio, un’altra donna lo aveva notato e fotografato in centro abitato.
“Alcune persone gli hanno messo cibo e crocchette e le ha mangiate – ha scritto – Il cane è visibilmente denutrito”.
Ieri, durante un controllo del territorio, il nucleo delle Guardie Zoofile Kronos in servizio presso il Nucleo Operativo di Tivoli ha ritrovato il cane in periferia e a quel punto è scattata la ricerca del proprietario.
Chiedendo informazioni in paese le Guardie Zoofile sono riuscite a rintracciarlo. Ma, una volta riconsegnato il cane, al 55enne sono state contestate la violazione dell’obbligo di iscrizione all’anagrafe regionale e l’assenza del prescritto microchip identificativo.
Inoltre gli è stato contestato il non aver denunciato entro 5 giorni lo smarrimento a nessuna autorità, né all’Asl tantomeno alle forze dell’ordine. ️
Come prevede la Legge Regione Lazio 34/ del 1997, per l’uomo è scattata la sanzione pecuniaria minima di 308 euro per omessa iscrizione all’anagrafe canina e una multa di 500 euro per omessa denuncia di smarrimento entro giorni 5 dall’evento.
Stessa sorte era toccata martedì 10 gennaio ad un 50enne albanese residente a Villalba di Guidonia, proprietario di un pastore tedesco incrociato anch’esso fuggito dal recinto di casa (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Neppure il 50enne aveva denunciato alle autorità la scomparsa del cane, tantomeno lo aveva mai microchippato.