NEROLA – “Papa Wojtyla e la pedofilia”, l’ex boss fa tremare il Vaticano

Un audio dell’82enne Marcello Neroni al centro dell’inchiesta su Emanuela Orlandi La troupe di “Chi l’ha visto” in Sabina

Gli ex esponenti della cosiddetta Banda della Magliana lo definiscono un “tirapiedi”.

Secondo il magistrato che smantellò l’organizzazione avrebbe la vocazione del delatore e della “spia alla francese”.

Marcello Neroni è un pregiudicato romano di 82 anni da tempo trapiantato a Nerola, piccolo Centro di nemmeno 2 mila anime nella Sabina Romana.

Le sue tracce si erano perse nel 1993, quando il giudice istruttore Otello Lupacchini concluse l’operazione “Colosseo”, arrestando oltre cento personaggi della criminalità romana sospettati di far parte della più potente e sanguinaria gang della Capitale, tra cui l’anziano – risultato estraneo ai fatti della cosiddetta Banda della Magliana – che oggi è al centro dell’inchiesta aperta in Vaticano su Emanuela Orlandi, la 15enne scomparsa il 22 giugno del 1983.

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In una conversazione registrata nel 2009 dal giornalista Alessandro Ambrosini, e pubblicata qualche mese fa dal blog “Notte Criminale”, Marcello Neroni spara a zero sul Papa Santo Giovanni Paolo II, infangando la memoria del Pontefice e della stessa Emanuela Orlandi.

Ieri, mercoledì 19 aprile, l’inviato della trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?” ha raggiunto Nerola per intervistare Marcello Neroni e chiedere spiegazioni sulle sue affermazioni, ma il giornalista ha trovato un uomo qualificatosi come il figlio dell’82enne che lo ha prima invitato ad andar via, quindi ha minacciato di sguinzagliare il cane e infine gli ha rotto il microfono., mostrato durante il programma da Federica Sciarelli.

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