GUIDONIA – Emergenza cocciniglia, pini a rischio estinzione: l’allarme dell’Associazione Naturalistica

Il parassita causa ingiallimenti, caduta di aghi e morte degli alberi

Da Francesco Cervoni, Vicepresidente dell’Associazione Naturalistica Valle dell’Aniene (ANVA) e Sara Cau riceviamo e pubblichiamo:

“A dicembre del 2023 l’Associazione Naturalistica Valle dell’Aniene (ANVA) invia una segnalazione sulla presenza del parassita fitomizo Toumeyella parvicornis, nota come cocciniglia tartaruga del pino, all’interno del Comune di Guidonia Montecelio. La segnalazione, redatta grazie alle osservazioni svolte dalla Dott.ssa Sara Cau, laureata in Scienze Forestali e che ha conseguito l’esame di stato per l’abilitazione alla professione di dottore agronomo e forestale, è stata inviata al sindaco Mauro Lombardo, all’assessore all’Ambiente Paola De Dominicis e al Servizio Fitosanitario Regionale.

Individui adulti di Toumeyella parvicornis su Pinus pinea, presso la Pineta di Guidonia (foto di Sara Cau).

Toumeyella parvicornis è un insetto appartenente all’ordine degli Emitteri, denominato cocciniglia tartaruga del pino data la particolare morfologia delle femmine adulte, che ricorda un carapace di tartaruga. Essa vive esclusivamente a carico delle piante di pino (genere Pinus).

La specie è originaria della zona sud-orientale del Nord America, ma è stata importata accidentalmente in varie parti del mondo. Si tratta quindi di una specie alloctona, ossia una specie che a causa dell’azione accidentale o intenzionale dell’uomo è pervenuta in un luogo lontano da quello originario. Classici esempi di specie alloctone sono il punteruolo rosso, il granchio blu, il gambero rosso della Louisiana e la nutria.

Nel 2015 viene segnalata la sua presenza in Campania, nella zona di Napoli, e nel 2018 si hanno le prime segnalazioni nella zona di Roma.

Il parassita causa ingiallimenti, caduta degli aghi (diradamento della chioma), riduzione dell’accrescimento, appassimento e morte degli alberi. Il declino e la morte sono causati dalla continua sottrazione di linfa mediante l’apparato boccale dell’insetto, che si inserisce nella pianta ospite, portando alla riduzione della capacità fotosintetica, dovuta all’abbondante caduta di aghi, alla produzione di melata e successiva formazione di fumaggine con annerimento di gran parte della vegetazione portando in caso di forte infestazione alla morte della pianta.

LEGGI ANCHE  SuperEnalotto, centrati due “5+1” da 322 mila euro

La sua espansione può avvenire a velocità preoccupante, oltre che per contatto tra le chiome può avvenire anche e soprattutto per diffusione passiva ad opera del vento.

Ai sensi del DM 21 luglio 2021 n.173 tale parassita risulta essere oggetto di emergenza fitosanitaria a livello nazionale, con necessità di disporre di misure fitosanitarie ai fini del suo contrasto (D. lgs. 14 agosto 2012 n.150).

Pinus pinea colpito da Toumeyella parvicornis.

Da notare la presenza di fumaggine su branche e fusto, con colorazione nerastra e la chioma diradata a causa dell’attacco del parassita (foto di Sara Cau).

Considerati i danni che Toumeyella parvicornis sta determinando a carico delle piante di pino (genere Pinus; soprattutto Pinus pinea) nel territorio romano, la sua presenza nel Comune di Guidonia Montecelio risulta essere un evidente campanello d’allarme.

Esistono varie misure di contrasto. La lotta con trattamento endoterapico è tra le più efficaci e meno dispendiose, che prevede l’utilizzo di specifiche attrezzature che veicolano l’insetticida all’interno dei vasi xilematici della pianta ospite fino a raggiungere la chioma, in modo da contrastare il parassita. Tale operazione, nettamente meno dispendiosa in termini di tempo ed economici rispetto alla rimozione, smaltimento e sostituzione delle piante colpite, può essere effettuata da un tecnico autorizzato con apposito patentino che gli permette di operare questo tipo di trattamento.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Inciampa nel tombino e si frattura, richiesti 25 mila euro di danni

È possibile effettuare interventi di potatura di rimonda del secco (potature drastiche e capitozzature sono assolutamente da evitare, in quanto comprometterebbero ancor più la vitalità della pianta) e smaltire il materiale infetto secondo le disposizioni della normativa vigente.

Infine, le piante irrimediabilmente compromesse e non curabili, sono da abbattere, ai fini di scongiurare probabili rischi di schianto a tutela della pubblica incolumità.

Nuovo getto di Pinus pinea colpito da Toumeyella parvicornis e fumaggine (foto di Sara Cau).

Gli esemplari di pino malati segnalati dall’ANVA (nelle frazioni di Guidonia e Colle Fiorito) sono solamente alcuni campioni rappresentativi della problematica, estesa probabilmente su tutti gli individui della specie Pinus pinea dell’intero Comune.

Al fine di verificare la gravità dei danni e dello stato di avanzamento del patogeno sono sicuramente necessari ulteriori approfondimenti, come il censimento su tutti i pini all’interno del Comune, adottando quanto prima possibile le misure di contenimento consigliate dalla normativa vigente.

DIDASCALIE IMMAGINI:

Fig. 1. Individui adulti di Toumeyella parvicornis su Pinus pinea, presso la Pineta di Guidonia (foto di Sara Cau).

Fig. 2. Pinus pinea colpito da Toumeyella parvicornis. Da notare la presenza di fumaggine su branche e fusto, con colorazione nerastra e la chioma diradata a causa dell’attacco del parassita (foto di Sara Cau).

Fig. 3. Nuovo getto di Pinus pinea colpito da Toumeyella parvicornis e fumaggine (foto di Sara Cau).

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.